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Italia senza gioco, né identità. Fischi e fiaschi, con la Macedonia è alla frutta

Un pareggio amaro contro la modesta Macedonia e l’Italia piomba nell’incubo di non saper più vincere una partita. Il gol di Chiellini nel finale di primo tempo non basta: una ripresa pessima e il gol di Trajkovski condannano gli azzurri di Ventura ad un’altra figuraccia dopo il crollo di Madrid. Per i play-off servirà ancora un punto a Tirana contro l’Albania.
A cura di Alessio Pediglieri
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Allo stadio Grande Torino è andata in scena una piccolissima Italia: gli azzurri non sono stati in grado di andare oltre l'1-1 che complica maledettamente i piani per arrivare tra le prime otto nei play-off mondiali. Nessun alibi, nessuna scusa: una gara imbarazzante giocata da un gruppo che è apparso senza motivazioni, incapace di imporre il proprio gioco e le proprie idee. Per Ventura un fallimento quasi totale, al netto della possibilità di vincere contro l'Albania e rimettere tutto in pista: gli assenti non possono essere una giustificazione, il fatto che abbia segnato un difensore (Chiellini) deve far riflettere sulla reale qualità delle scelte fatte insistendo sugli stessi uomini ad oltranza.

Un progetto condannato al fallimento

3-4-3 senza convinzione

L'unico merito di Ventura è stato quello di abbandonare il tanto decantato 4-2-4. Ma il 3-4-3 messo in campo è stato lo specchio della fiducia che lo stesso ct ha riposto nella nuova disposizione tattica: nessuna. Gli stessi giocatori non si sono mai ritrovati in 90 minuti e nel secondo tempo invece di cambiare marcia il motore azzurro si è ingolfato: solamente due tiri nello specchio della porta avversaria contro gli otto macedoni.

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Più illusione che sogno

Una delusione nel gioco, nelle idee e nell'autostima in un progetto in cui appare evidente che qualcuno inizia a non credere più. In attesa dell'Albania. Contro la quale servirà anche solo un punto, per la classifica ma contro la quale sarà d'obbligo una vittoria per dimostrare di esserci non solo sulla carta. Una gestione azzurra che sembra in triste e costante declino dove le convinzioni e l'entusiasmo iniziale si è sgonfiato a Madrid.

Primo tempo: Chiellini sveglia l'Italia

Gioco a rilento, idee confuse

La Nazionale scende in campo allo Stadio Grande Torino contro la piccola Macedonia ma si capisce subito che è una serata di sofferenza e di fatica per gli Azzurri di Ventura. Il ct ha rimescolato le carte, gioco forza per i tanti infortuni della vigilia, affidandosi al solito Immobile supportato da Insigne. Ma l'Italia balbetta per tutto il primo tempo, non riuscendo a concretizzare azioni importanti. Gioco lento, idee poche e gambe imballate: a fare bella figura per mezz'ora è la Macedonia.

Insigne-Immobile triangoli inutili

Buffon resta inoperoso fino al vantaggio azzurro, la difesa regge bene anche perché gli avversari sono talmente modesti che Barzagli e compagni per avere qualche brivido devono complicarsi la vita da soli. Eppure l'Italia non sfonda, con un gioco che sembra facile preda dell'organizzazione macedone. E anche quando Immobile e Insigne provano ad inventarsi un doppio triangolo in velocità, la palla non entra.

Chiellini goleador, unico lampo

Ci deve pensare Chiellini che al 40′ decide di fare il bomber di razza insegnando agli attaccanti come ci si smarca in area avversaria e si segna: tapin di Immobile su imbeccata sul fil del fuorigioco di Insigne e passaggio perfetto del centrale bianconero che sblocca il risultato  e fa sospirare un tiratissimo Ventura ad una manciata di minuti dal fischio di metà gara.

Secondo tempo: Trajkovski stoppa gli azzurri

Azzurri anonimi

Anche nel secondo tempo l'Italia non gira o meglio gira a vuoto soprattutto dalla mediana in su. Gli Azzurri macinano chilometri ma al momento della conclusione mancano sempre, impattando sulla ordinata difesa macedone. Ventura non cambia assetto anche se gira gli uomini a propria disposizione (con Cristante e Bernardeschi in campo) ma l'Italia non trova la propria identità.

Trajkovski punisce gli Azzurri

A scaldarsi e sporcarsi i guanti è Buffon con la Macedonia che prova a crederci vista l'inerzia azzurra. Gli ospiti si fanno pericolosi in area dell'Italia in un paio di occasioni, prendendo le misure alla difesa. Così al 77′ ecco la doccia fredda servita: Trajkovski si smarca sul vertice destro e con un bel diagonale brucia Buffon per l'1-1 che apre l'incubo azzurro in vista dei play-off.

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