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Italia provinciale, come può cambiare la Nazionale in vista degli spareggi

L’Italia vince ma non convince in Albania. Agli spareggi per i Mondiali, dove gli azzurri saranno testa di serie, ci vorrà un cambio di rotta dal punto di vista mentale e tattico.
A cura di Marco Beltrami
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A far sorridere in casa Italia, all'indomani del successo in Albania è solo il risultato. Già perché l'1-0 di Scutari permette agli azzurri di conquistare gli presentarsi al sorteggio dei playoff Mondiali da testa di serie, con la prossima avversaria che potrebbe essere al momento una tra Grecia, Svezia e le due Irlande. Non proprio delle corazzate dunque, ma alla luce del gioco e della condizione degli azzurri sfoderata nelle ultime partite, nessun impegno va preso con leggerezza.

Italia provinciale, serve una scossa

Dopo il tracollo in Spagna, le certezze dell'Italia di Ventura si sono sciolte come neve al sole. A impressionare soprattutto oltre all'assenza di gioco, è stato il ridimensionamento di un gruppo che ha perso tutte le sue certezze. Certo il ct ha dalla sua i tanti infortuni, ma alla luce degli avversari tutt'altro che irresistibili, si poteva e doveva fare di più, quantomeno dal punto di vista della convinzione dei propri mezzi. Inutile girarci intorno, quella vista contro Spagna, Israele, Albania e Macedonia è stata un'Italia "provinciale" che però non ha messo in campo quella grinta propria di chi deve lottare su ogni pallone.

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Come potrebbe cambiare l'Italia di Ventura

Bisognerà dunque ripartire da qui per iniziare una metamorfosi che dovrà essere soprattutto psicologica. Contro l'Albania si sono visti dei segnali positivi, ma è stato ancora troppo poco. Da qui al 9 novembre, data della sfida d'andata degli spareggi, bisognerà dunque lavorare anche dal punto di vista mentale per ritrovare fiducia nei propri mezzi, anche grazie al supporto dei "senatori" del gruppo. Un successo in scioltezza nel doppio confronto dei playoff potrebbe infatti rappresentare un'iniezione di fiducia notevole in vista poi della rassegna iridata.

Metamorfosi a centrocampo

Per quanto concerne il discorso tattico, il 4-2-4 di Ventura si è dimostrato uno schema molto rischioso, soprattutto in assenza di calciatori in mezzo al campo del calibro di Verratti, De Rossi e Marchisio capaci di garantire quantità, qualità e abili in fase di costruzione di gioco. Gagliardini e Parolo sono andati in difficoltà in più di un'occasione. Ecco allora che in caso di assenze prolungate dei "titolari", bisognerà dunque valutare soluzioni tattiche alternative rinfoltendo il centrocampo, anche se il 3-4-3 visto contro la Macedonia si è rivelato disastroso. E' il reparto mediano il nodo nevralgico dell'Italia, e l'assenza dei big ha pesato come un macigno sul gioco di una squadra capace di produrre gioco per vie centrali nelle ultime uscite.

L'attacco dell'Italia, tra il recupero di Belotti e le possibilità Zaza e Balotelli

E il rendimento del reparto mediano sicuramente sarà utile anche per offrire maggiore copertura ad una difesa che contro l'Albania, senza Barzagli, ha comunque retto con la coppia Bonucci-Chiellini sempre affidabile, nonostante il momento non positivo del centrale del Milan. A proposito di assenze invece in avanti invece Ventura spera di poter recuperare in avanti Belotti che oltre alle doti realizzative potrebbe garantire un piglio utile a spronare tutta la squadra. Della presenza del Gallo infatti sembrano giovare tutti i giocatori offensivi, dal compagno di reparto Immobile, ad Insigne che avrebbe più spazio di movimento. La sensazione dunque è che questa Nazionale possa solo migliorare d'ora in avanti e chissà che Ventura non pensi di allargare il gruppo, convocando anche giocatori come Zaza o Balotelli, desiderosi di riscattarsi con la maglia azzurra.

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