398 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Italia, prendi i punti e scappa. Tutto il resto è noia

A Malta terza vittoria consecutiva per l’Italia di Conte nelle qualificazioni a Euro 2016. Ma il gioco e il furore agonistico che fine hanno fatto?
A cura di Maurizio De Santis
398 CONDIVISIONI
Immagine

L'ultima volta che l'Italia ha giocato a Malta è stato a marzo del 2013. Doppietta di Balotelli, Mifsud calciò male un rigore e si lasciò ipnotizzare da Buffon. Oggi l'ex milanista non c'è, al suo posto in attacco è stato ripescato Pellé. C'è Mifsud che con l'Azzurro ha un conto aperto e questa volta lo paga facendosi espellere dopo nemmeno mezz'ora di gioco. Traversa del leccese ora al Southampton, gol di rimbalzo, cartellino rosso e amen. E potremmo anche fischiare la fine del match… ci sono partite amichevoli del giovedì più emozionanti della sgambatura che la Nazionale ha svolto sull'isola. Tre vittorie (quattro, compresa l'amichevole con l'Olanda) da quando Conte è in panchina, qualificazione all'Europeo che – a giudicare dalla mediocrità degli avversari – è una pura formalità, sbadigli a go go e voglia di cambiare canale. Contro l'Azerbaijan il ct ha contato 22 tiri verso la porta… se lo dice lui, sarà così. Chissà quanti ne avrà visti contro Malta, una gara dalla noia mortale e ravvivata da quel buontempone di Bonucci che riserva al suo ex allenatore un bello scherzetto: confeziona con Chiellini un numero da ‘mai dire gol', commette fallo (veniale) e va a farsi la doccia in anticipo con la certezza di saltare al massimo un paio d'incontri per squalifica. Verratti non è da meno… si lascia risucchiare dalla risacca in mediana, sbagliando ogni cosa anche passaggi e movimenti elementari. E tutto il resto è noia, compresi Candreva, Immobile e Marchisio.

Lenta, prevedibile, macchinosa, nemmeno Conte si sbraccia più di tanto in panchina. La Croazia ne fa sei agli azeri (che a Palermo ci ha fatto tremare), l'Italia arranca con una squadra molto modesta. Non è mica da questi particolari (le goleade) che si giudica una Nazionale: l'ex tecnico bianconero lo ha detto alla vigilia della partita e il risultato risicato ne è la naturale conseguenza. La conferma che ‘primo, non prenderle' è l'unica cosa saggia che si possa fare (per ora) con una rosa priva di stelle e venuta fuori dalle stalle del Mondiale. Il gioco? Possesso palla da far venire la pelle d'oca: credevamo d'aver chiuso con la brutta copia del tiki taka di Prandelli, sono bastati due match contro formazioni asserragliate nella loro metà campo per fare un salto indietro nel tempo. Intraprendenza? Magari un'altra volta. E per favore, risparmiateci la storiella dei dieci giocatori dietro la linea della palla. Soprattutto se ti confronti con chi nel ranking è al numero 155 e ha un bagaglio tecnico assimilabile a una buona Serie C. Meglio tornare tutti a casa. Contro la Croazia sarà tutt'altra storia. Per il momento, prendi i punti e scappa. Null'altro.

398 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views