Italia, Prandelli più bambini sugli spalti, altro che tifosi virtuali
C'era una volta un Nereo Rocco stracolmo di tifosi, uno stadio che a detta del presidente della Triestina, Stefano Fantinel, con i suoi 30.000 posti è tra i più belli dell'Italia. C'era una volta un settore, la gradinata Colaussi, che nelle grandi occasioni non lasciava lo spazio nemmeno per uno spillo e invece adesso tutto è cambiato.
La Triestina, neopromossa in serie B, grazie ad un ripescaggio, ha dovuto per motivi economici tener chiuso il reparto dei distinti, ma per non sfigurare, nella gara d'esordio, contro il Pescara, il settore è stato ricoperto di tifosi virtuali. L' enorme telo in realtà non era altro che una foto della stessa zona del Nereo Rocco, scattata quattro anni or sono in occasione di Triestina-Juventus, sviluppata in dimensioni reali per migliorare il colpo d'occhio dello stadio.
La notizia ha fatto scalpore, e in molti si sono chiesti cosa avranno mai pensato nazioni come la Germania e l'Inghilterra che vantano il tutto esaurito praticamente ogni domenica e in qualsiasi competizioni, della situazione del nostro calcio.
Cesare Prandelli, così non è rimasto indifferente al problema ed ha voluto dire la sua sulla questione: "‘Quella della Triestina e' stata solo una provocazione. Io ho una proposta: tanti bambini amano il calcio, sarebbe l'occasione giusta per invitarli ad entrare gratis allo stadio".
In effetti la soluzione avanzata dal commissario tecnico della nazionale italiana è davvero allettante soprattuto in un momento particolare come quello che sta affrontando il campionato italiano perso tra bilanci, tessere del tifoso e crollo di abbonamenti. Insomma lo slogan è presto fatto: NO AI TIFOSI VIRTUALI SI AI BAMBINI GRATIS ALLO STADIO, ma chissà se anche questo non resterà soltanto un' altra ennesima proposta destina ai cestini delle scrivanie di coloro i quali hanno poteri decisionali.
Davide Pecchia