Italia, Prandelli: “Chiellini? Doveva chiamarmi la Juve”
La Juventus attacca Prandelli per la convocazione di Chiellini e Prandelli rispedisce le accuse al mittente. Conte e Marotta, De Rossi e il codice etico: il ct dell'Italia ne ha per tutti e parla durante la conferenza stampa di presentazione della maglia azzurra per i Mondiali in Brasile. "Quando un giocatore è a disposizione, io ho diritto di chiamarlo – ammette e racconta un retroscena che smentisce i bianconeri -. Ieri sera (domenica, ndr) alle 23.22 il medico della Juventus ha mandato un messaggio al nostro medico dicendo che tutti i giocatori stavano bene e che Giorgio aveva fatto riscaldamento. A tutti gli allenatori che chiamano, ho sempre detto che ho il diritto di convocare un giocatore che vedo in campo o in panchina".
La stoccata di Prandelli a Marotta. "In questi anni abbiamo avuto un rapporto con tutti gli allenatori, due anni fa abbiamo fatto il giro dell'Italia. Abbiamo dato la nostra disponibilità, i nostri medici sentono i medici delle squadre prima di una convocazione. La Juve si aspettava una telefonata? Mi aspettavo io una loro chiamata. E se Marotta ha qualcosa da dirmi, può farlo direttamente…".
Il codice etico e De Rossi. "Ai giocatori ho detto che io guardo le partite e non devo aspettare il giudice sportivo". Il riferimento è a Daniele De Rossi, finito nell'occhio del ciclone per il pugno a Icardi durante l'anticipo di campionato Roma-Inter. "Se vedo un gesto che ritengo non in linea, il calciatore che lo ha commesso non viene in Nazionale. I giocatori hanno accettato questo discorso. Il discorso è molto semplice, non voglio gesti sconsiderati ai Mondiali".
Le scelte future. A cominciare dall'amichevole contro la Spagna. "Che non avrei fatto – ha aggiunto Prandelli -, perché la troveremo al Mondiale tra tre mesi e il risultato poi condiziona le voci intorno a questa Nazionale". Cassano in azzurro, ha ancora qualche chance? "Non escludiamo nessuno, c’è ancora tempo. Quella di Diamanti è una scelta di vita, che comporta dei rischi per la maglia azzurra. Poli l’ho convocato e lo seguo, ma ho preferito Parolo".