Italia, nuovo stemma per la Nazionale di calcio
Come cambia la maglia della Nazionale Italiana in vista della nuova stagione? Così come per le squadre di club anche le rappresentative apportano delle modifiche sulle maglie ufficiali e per la stagione 2017-2018, quella che ci porterà ai Mondiali che si terranno in Russia la prossima estate, l’Italia dovrebbe presentarsi, oltre che con una nuova divisa, con un nuovo un logo rispetto a quello che abbiamo avuto modo di vedere finora sulle casacche indossate dagli azzurri fino alle gare dello scorso giugno.
La struttura generale dello stemma della Federazione Italiana Giuoco Calcio mantiene uno stile piuttosto moderno soprattutto se vogliamo paragonarlo con quello introdotto dopo la finale di Coppa del Mondo del 2006: gli spigoli del logo vengono arrotondati e le quattro stelle d’oro, simbolo dei titoli mondiali conquistati finora dalla Nazionale, non fanno più la loro comparsa all’interno in modo da formare un triangolo ma sono poste sopra il tricolore, la scritta "Italia" e il logo della FIGC.
Le indiscrezioni sono state riportate ieri da Footy Headlines, uno dei siti più affidabili quando si tratta di anticipazioni sulle nuove maglie di squadre di club e nazionali. In concomitanza con la presentazione delle nuove maglie da gioco dell’Italia, la FIGC ha preparato il nuovo stemma, che abbiamo appena visto e analizzato, che sarà quello che tutte le rappresentative che avranno sulle proprie divise per i prossimi anni.
Italia, Ventura è il primo Ct per media punti nelle qualificazioni mondiali
Meglio di Enzo Bearzot, Marcello Lippi e Arrigo Sacchi. I numeri di Gian Piero Ventura nel suo primo anno sulla panchina della Nazionale parlano chiaro: nelle gare di qualificazione alla Coppa del Mondo disputate sin qui è il Ct con la migliore media punti di sempre (2,66) davanti ad Arrigo Sacchi (2,41), Ferruccio Valcareggi (2,40) e Marcello Lippi (2,35), mentre considerando le prime 10 gare dei Commissari Tecnici degli ultimi 40 anni è al comando della graduatoria con 23 punti in compagnia di Azeglio Vicini e Giovanni Trapattoni.