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Italia, modulo 4-2-4 contro l’Albania. Esame Mondiale per la Nazionale e Ventura

Il ct dà fiducia fin dall’inizio a Candreva e Insigne sugli esterni, Belotti e Immobile in attacco. Chiavi del centrocampo affidate a Verratti e De Rossi. Serve vincere per continuare il duello primato con la Spagna nel girone di qualificazione al Mondiale di Russia 2018.
A cura di Jvan Sica
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Per una serie di condizioni e contingenze la partita contro l’Albania è diventata fondamentale per tanti motivi. In primo luogo, e tutti gli Azzurri lo hanno sottolineato in conferenza stampa, le due gare contro la squadra albanese sono i punti di svolta per le qualificazioni al prossimo Mondiale in Russia (2018). Se la partita in Spagna sembra essere il momento in cui sarà deciso chi si qualificherà al primo posto nel nostro girone, in realtà l’Italia, vincendo le due partite con l’Albania, potrebbe anche sperare in un passo falso della Spagna, avendo già giocato in trasferta con tutte le altre squadre del girone. In Albania, la Spagna ha vinto facile e adesso ha ribattuto nel nostro campo la palla, per capire se anche noi riusciamo a vincere contro una squadra che ha fatto bene agli ultimi Europei di Francia.

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ITALIA (4-2-4): Buffon; Zappacosta, Barzagli, Bonucci, De Sciglio; De Rossi, Verratti; Candreva, Belotti, Immobile, Insigne. All. Ventura.
ALBANIA (4-5-1): Strakosha; Hysaj, Veseli, Ajeti, Agolli; Roshi, Kukeli, Memushaj, Basha, Llullaku; Sadiku. All. De Biasi.

Il 4-2-4. Il modulo che sembra scelto è l'assetto che Ventura ama di più ma non ha ancora utilizzato in una Nazionale che aveva bisogno di certezze. Con maggiore consapevolezza dei titolari da far giocare, il recupero di alcuni giocatori chiave e la possibilità di sfruttare calciatori in grande forma, il lancerà definitivamente la missione 4-2-4. Vincere e vincere bene con questo modulo darà certezze sul fatto che la strada da percorrere sia proprio questa.

La difesa a 4 è nelle corde degli juventini. Schieramento perfetto nel caso i titolari siano Barzagli-Bonucci, adatto anche a Romagnoli se dovesse essere scelto per il centro-sinistra. La vera prova sarà per i due terzini che hanno un ruolo davvero importante. Zappacosta al Torino sa sostenere e difendere la fascia con Iago Falque e dall’altra parte De Sciglio deve dimostrare di tenere l’intera corsia riuscendo a incidere anche nella fase offensiva. La catena De Sciglio-Insigne forse è la cosa più interessante della partita. Se a sinistra riusciamo a creare e sviluppare gioco, l’asse tra il milanista e il napoletano potrebbe essere il punto di partenza per rendere armonico e pericoloso il 4-2-4.

Il centrocampo a 2 non può prescindere da Verratti. All'ex pescarese sarà affiancato De Rossi: il calciatore del Psg deve dare sostanza e creatività, restando ordinato. Lui è l’unico in Italia capace di triplicare le funzioni riuscendo anche a essere utile in fase di interdizione. Non c’è 4-2-4 senza il miglior Verratti. De Rossi sembra essere più una scelta di saggezza oltre alla sua capacità di abbassarsi al centro della difesa. Questo presuppone che sulle fasce i due terzini devono spingere tantissimo e le due ali accentrarsi al momento giusto per farsi servire liberi e in movimento da Verratti. Detta così è molto semplice, ma il gioco a 2 a centrocampo presuppone una capacità di interazione fra i 2 e tutti gli altri calciatori di difesa e attacco davvero perfetta. Sono loro a equilibrare il gioco dell’intera squadra.

In attacco è la prova del 9 per la coppia Belotti-Immobile. In campionato sono i migliori attaccanti di cui disponiamo. Belotti ha raggiunto una dimensione internazionale, capace di segnare in ogni modo. Immobile si è confermato e sa fare tutto davanti, giocare centrale, allargarsi da seconda punta, fare assist e soprattutto fare grande pressing sulle fonti di gioco avversarie. Se i due davanti giocano un’altra grande partita (e fanno gol) diventano senza ombra di dubbio i due attaccanti titolari della Nazionale di calcio. La gara con l'Albania dirà tante cose sulle speranze di qualificazione diretta da parte dell’Italia e soprattutto sul futuro di un modulo e di interpreti in cui Ventura crede molto.

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