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Italia, le speranze azzurre tutte sulle spalle di Mario Balotelli (video)

La sconfitta rimediata contro la Spagna ha posto l’accento sulle difficoltà fisiche dei nostri giocatori e sulla scarsa personalità (e qualità) mostrata davanti ai campioni del Mondo.
A cura di Alberto Pucci
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Gli assenti hanno sempre ragione. Nella truppa che ha passeggiato per le vie del centro della capitale spagnola, e "corricchiato" sul prato del "Vicente Calderon", mancava Mario Balotelli: la presunta punta di diamante dell'undici che difenderà i nostri colori nell'imminente rassegna mondiale. Può, l'intera nazione, far affidamento solo (ed esclusivamente) sulla classe di un solo giocatore? Why always (and only) Mario? Tra vecchi reduci del trionfo di Berlino, nuove e acerbe promesse del calcio italiano, brasiliani e argentini convinti dall'azzurro grazie a qualche lontanissimo parente italiano, non ci rimane altro che sperare che Mario Balotelli esploda con tutta la sua classe…così come successe negli ultimi europei di calcio. L'analisi, certamente pessimistica, è però figlia dello sconforto post Spagna. I novanta minuti contro le "furie rosse" ci hanno riportato indietro di centinaia di metri dallo squadrone spagnolo. L'aggettivo "imbarazzante" utilizzato da Prandelli al termine del match, per mettere a confronto la nostra e la loro condizione fisica, è un drammatico segnale di resa anticipata. Possibile che il ct azzurro abbia "copiato e incollato" Antonio Conte, mettendo le mani avanti e avvisando l'intera nazione?

Buffon e gli altri – La condizione psicofisica di ogni giocatore della rosa azzurra, escludendo due o tre elementi, è preoccupante e chi dovrebbe dare il cambio ai titolari, non si è ancora dimostrato all'altezza. Partendo da uno stremato Gigi Buffon, ieri colpevole sul gol di Pedro, fino ad arrivare al suo compagno di squadra Osvaldo, i ventitré che Prandelli ha scelto per la Spagna (e che in buona parte andranno in Brasile) sembrano aver accesa la spia rossa della benzina. Davanti al capitano azzurro, se si fa male uno del trio juventino composto da Bonucchi, Chiellini e Barzagli sono dolori. Le riserve non paiono all'altezza e, lo stesso discorso, può esser fatto anche per la mediana dove dobbiamo pregare per la salute di Andrea Pirlo. Thiago Motta (a certi livelli e velocità) è improponibile, Montolivo, Marchisio e De Rossi incostanti e la coppia "young" Parolo e Verratti ancora acerba per un Mondiale.

Attacco in salute – Gli unici sorrisi potrebbero arrivare dal parco attaccanti. Scritto di Mario Balotelli, Prandelli può contare su due esterni offensivi come Cerci e Candreva. Il giocatore granata è in gran forma e, se si manterrà in questo stato fino al Mondiale, potrebbe essere la scheggia impazzita che fa saltare il banco. L'usato sicuro di Gilardino potrebbe tornar utile, così come il feeling con il gol di Osvaldo, Immobile, Destro e Insigne…senza dimenticare l'eventuale ritorno di Pepito Rossi e di Stephan El Shaarawy. Se la squadra (e l'allenatore) sapranno azzardare e alzare il baricentro di 20 metri (senza aspettare passivamente) forse il nostro reparto d'attacco potrebbe farci fare il salto di qualità e portarci oltre le più rosee aspettative.

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