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Italia, la Puma ‘convoca’ Balotelli in Nazionale

Antonio Conte esclude Balotelli dalla lista dei convocati dell’Italia per le gare contro Olanda e Norvegia. Lo sponsor tecnico degli Azzurri ‘ricorda’ al ct che Super Mario è ‘un attaccante della nazionale italiana’.
A cura di Maurizio De Santis
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L'esclusione di Mario Balotelli dalla lista dei convocati di Antonio Conte non dev'essere piaciuta allo sponsor della Nazionale, la Puma. E così, dopo le scelte fatte dal ct per le prossime gare degli azzurri, il Brand d'abbigliamento sportivo ed equipaggiamento tecnico ha voluto ricordare a tutti (anche all'allenatore?) che l'ex milanista sarà pure un calciatore del Liverpool ma resta uno dei simboli dell'Italia ‘felina'. Tanto da pubblicare sul proprio account ufficiale di Twitter un messaggio inequivocabile che definisce l'attuale punta dei reds come ‘uomo copertina' e, soprattutto, ‘attaccante della Nazionale italiana' con tanto di hashtag #foreverfaster (per sempre più veloce) a suggellare il concetto e la memoria di un contratto che lega l'immagine del calciatore al Marchio fino al 2024. Squalificato per l'ammonizione presa al Mondiale, Balotelli avrebbe saltato comunque la prima partita ufficiale della nuova gestione ma l'assenza dal gruppo dei 27 che si radunano a Coverciano è stato un segnale preciso. Marchisio, pure lui gravato da provvedimento disciplinare per il ‘rosso' contro l'Uruguay, fa parte regolamente del novero dei selezionati.

Contro l'Olanda (amichevole al San Nicola di Bari) e contro la Norvegia (a Oslo, match di qualificazione all'Europeo del 2016) Super Mario non ci sarà, del resto Conte – nel giorno della sua presentazione – era stato chiaro in merito ai criteri che avrebbero ispirato le sue decisioni sulla composizione della rosa: "La maglia azzurra va meritata – affermò in conferenza stampa, accanto al presidente della Figc, Tavecchio -. Tra un calciatore meno dotato tecnicamente ma che ha grandi qualità morali e un campione che non ha un atteggiamento irreprensibile, preferisco sempre il primo". Detto, fatto… si spiega anche così il ritorno di calciatori come Giaccherini e Giovinco, utili alla causa, umili e pronti a rigare diritto rispetto al carattere volubile, individualista mostrato da Balotelli.

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