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Italia, la Primavera ti fa bella: da Kean a Pellegri, gli Azzurri del futuro

Ecco quale potrebbe essere la formazione futura dell’Under 21 azzurra con i ragazzi della Primavera che si rivelano prezioso serbatoio per il calcio italiano.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Dopo aver visto all’opera la Nazionale Under 20 di Evani ai Mondiali in Corea e la selezione Under 21 di Di Biagio agli Europei in Polonia, il futuro della Nazionale italiana sembra essere sempre più roseo. E chi l’avrebbe mai detto! Giovani che sembrano già pronti e formati per potersi mettere in mostra subito nel calcio professionistico.

Fra questi mini-campioni azzurri però, ce ne sono altri che stanno facendo strada nel campionato Primavera e che presto potremmo vederli vestire la maglia dell’Italia. Vediamo quindi, mettendo un attimo da parte i vari Bernardeschi, Donnarumma, Rugani, Chiesa e tanti altri, qual è l’11 dei possibili calciatori futuri che potrebbero comporre la Nazionale italiana Under 21 e che forse non tutti ancora hanno sentito parlare.

Plizzari sarà il futuro del Milan?

Non giriamoci intorno, perchè dopo la finale per il terzo posto in Corea nei Mondiali Under 20 giocata dalla nostra Italia contro l’Uruguay, qualcuno si è accorto subito delle potenzialità e delle qualità da portiere di Alessandro Plizzari. Il prossimo anno difenderà la porta della Ternana in Serie B in prestito dal Milan che ha deciso di affidare la terza maglia rossonera da estremo difensore ad Antonio, fratello di Gigio Donnarumma.

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Primo classe 2000 ad andare in panchina in serie A – anticipando Kean – quando la prima squadra giocava in casa di domenica passava il sabato giocando in Primavera, lui che sarebbe stato ancora in età per fare gli Allievi: 9 presenze e poche soddisfazioni, perché la squadra di Nava non ha passato il girone. Le nazionali giovanili le ha fatte tutte, quest'anno gli hanno fatto saltare l'Under 17 – era titolare la scorsa stagione, sotto età, con i '99 – per fargli fare il secondo prima in Under 19, poi in Under 20 ai Mondiali. A gennaio è stato a lungo corteggiato dal Manchester City, ma Galliani (allora ancora in rossonero) rispose di no.

Quattro difensori promettenti

Sia negli Europei Under 21 che nel Mondiale Under 20, abbiamo ammirato le prestazioni di Rugani, Coppolaro, Marchizza, Scalera, Caldara e tanti altri. Difensori di grande qualità e che presto vedremo nel massimo campionato italiano. Ma nel calcio Primavera ne stanno nascendo altri, tanti, davvero di grandissima qualità. In un ipotetico 4-4-2, come centrali difensivi sarebbe perfetta la coppia Bastoni – Zavan.

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Il primo, di proprietà dell’Atalanta, con i bergamaschi, nell’ultimo campionato è sceso in campo diverse volte, compresa una presenza da titolare. Per lui, si parla già di un forte interessamento dell’Inter. Al suo fianco, un altro baluardo delle giovanili del massimo campionato italiano: Alessandro Zavan. Passato a gennaio dal Perugia al Crotone, il giovanissimo centrale classe 1998, dal fisico possente, alto e con una buona personalità in campo, sembra davvero aver convinto i calabresi a puntare forte su di lui magari già dalla prossima stagione.

Terzini super offensivi

Nel ruolo di terzino sinistro invece, su tutti la stella è Andres Llamas Acuna. E’ stato capitano della Nazionale Under 17 e promessa delle giovanili del Milan. Classe 1998, il giocatore è un vero e proprio jolly difensivo: tutto mancino, gioca solitamente da terzino sinistro con licenza di offendere.

In foto: la scheda di Davide Zappella da Transfermarkt
In foto: la scheda di Davide Zappella da Transfermarkt

Ha nel sangue il vizio del gol. Sull’out destro invece, ecco Davide Zappella, esterno destro difensivo classe 1998 che sembra avere tutte le carte in regola per giocarsi un’opportunità importante con l’Empoli già dalla prossima stagione. Zappella, inizialmente jolly di centrocampo, è stato reinventato terzino destro dal tecnico della Primavera Dal Canto con grandi risultati. Sta prendendo parte al ritiro della prima squadra toscana.

Tutta qualità a centrocampo

Per il centrocampo azzurro, sarebbero tanti i nomi, ma purtroppo se ne possono inserire solo quattro. Il primo nome è quello di Alessio Militari classe 1999 centrale di centrocampo. Con la Fiorentina ha già firmato il suo primo contratto da professionista.

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E’ un organizzatore di gioco, un piccolo leader di reparto, gioca da vertice basso del centrocampo, è alto 1 metro e 82 centimetri ed è dotato di una grande tecnica di base che gli consente di svariare nel ruolo e di avanzare anche il raggio di azione, da mezzala. Al suo fianco immaginiamo invece Filippo Melegoni classe 1999, altro grande prodotto dell’Atalanta. E’ il cervello della Primavera, dotato di una grande visione di gioco.

Pedine fondamentali di marca campana

Direttamente dalla Campania invece, un vero e proprio lottatore in mezzo al campo come Giuseppe Iglio. Classe 2001, il calciatore di proprietà del Milan, buon fisico, 178 centimetri, ottima personalità ed una capacità importante di leggere le giocate, è capace anche di eseguire al meglio la fase difensiva e quella di impostazione per merito del suo grande agonismo.

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A completare il reparto il napoletano Simone Tascone. Di proprietà del Genoa, lo scorso anno ha fatto esperienza per sei mesi alla Paganese dove si è messo in luce e ha mostrato tutte le sue ottime qualità a centrocampo. Può giocare anche come trequartista.

L’attacco “scontato” del tandem terribile

Possiamo dire tranquillamente che entrambi hanno fatto precisamente lo stesso percorso nell’ultimo campionato di Serie A. Un grande campionato Primavera e poi l’esordio in prima squadra e il primo gol nel calcio professionistico, praticamente nella stessa giornata. Stiamo ovviamente parlando di Moise Kean e Pietro Pellegri. Il primo, classe 2000, fece il suo esordio all’ “Allianz Stadium” di Torino con la Juventus contro il Pescara il 19 novembre del 2016, realizzando il suo primo gol in Serie A nell’ultima giornata di campionato a Bologna.

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Dall’altra parte invece, il classe 2001 del Genoa potrebbe diventare protagonista già dalla prossima stagione in A con Juric in panchina. Esordio in Serie A il 22 dicembre a Torino contro i granata e primo gol, anche per lui, realizzato nell’ultima giornata di campionato contro la Roma, in un “Olimpico” tutto esaurito per l’addio al calcio di Totti. Una sorta di passerella fra passato e presente dei talenti del calcio italiano.

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