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Italia-Irlanda: Prandelli sceglie Pazzini e Rossi per l’attacco

Il commissario tecnico ha già deciso la formazione che domani sera affronterà la Nazionale di Trapattoni. Soltanto panchina per Cassano.
A cura di Redazione Sport
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Italia-Irlanda Prandelli

A Coverciano si vive un bel momento e si respira un’aria molto familiare e allegra, merito di Prandelli e del suo staff che in un anno sono letteralmente riusciti a ribaltare la situazione che si viveva in casa Italia. Ai mondiali sudafricani, appena dodici mesi fa, il calcio nostrano viveva una dei più brutti momenti mentre allo stato attuale – dopo la netta affermazione di venerdì scorso (Italia-Estonia) e con la qualificazione ad Euro 2012 virtualmente ottenuta grazie a una selezione molto giovane e ambiziosa – le cose non possono che essere cambiate. Anche lo stesso Cesare Prandelli ne è ben consapevole e in vista dell’amichevole di domani sera a Liegi contro l’Irlanda del suo ex allenatore nonché ex ct azzurro Trapattoni, preferisce mettere fin da subito le carte in tavola: “Giochiamo con Viviano, Cassani, Gamberini, Chiellini, Criscito, Nocerino, Pirlo, Marchisio, Montolivo, Rossi e Pazzini. Chiederò continuità rispetto alla partita di venerdì – spiega il mister in conferenza stampa – . L’avversario che affronteremo sta bene e potremo avere delle risposte indicative”.

L’ex allenatore di Parma e Fiorentina, però, lascerà fuori Cassano per scelta tecnica: “Dobbiamo capire se anche senza Antonio in campo possiamo avere profondità di manovra con un altro attacco, sono curioso di vedere una squadra con una punta centrale, come Pazzini. L’importante è non cercare subito le palle alte, sarebbe imbarazzante. Il nostro punto forte deve essere l’organizzazione di gioco. Una eventuale convocazione di Totti e Del Piero? Sono soddisfatto di chi ho qua, ma se per una partita decisiva mi servissero li terrei sempre in considerazione”.

Prandelli non manca di riservare elogi per quel che fu il suo tecnico ai tempi in cui giocò alla Juventus, ovvero a cavallo tra il 1979 e il 1985: “Trapattoni? E’ una persona speciale, è un mito, irraggiungibile. Mi diceva che ci saremmo incrociati su panchine importanti, e così è stato. Sono contento anche di ritrovare Tardelli come suo vice, avranno la maglia azzurra sotto quella dell’Irlanda”.

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