Italia, Insigne e la 10 della discordia. Sms di Cassano: forza Lorenzo, non mollare
Lorenzo Insigne è finito nel mirino della critica per la brutta prestazione contro la Spagna. E perché quando hai addosso la maglia numero dieci – sia squadra di club o Nazionale – porti sulle spalle un carico di responsabilità pesantissimo. Gianni Rivera non ha lesinato obiezioni nei confronti del calciatore partenopeo, il tifo azzurro (compreso quello per l'Italia) s'è spaccato tra chi ritiene il ‘magnifico' poco adeguato a quel ruolo, al modulo 4-2-4 (sa giocare solo con Sarri, dicono molti), a dettami tattici che siano differenti rispetto ai movimenti memorizzati a Napoli e chi punta l'indice contro le scelte del ct, Ventura, principale imputato per aver schierato una squadra sfilacciata e in balìa della Spagna.
La disfatta del ‘Bernabeu'. Loro padroni del campo, Italia sguarnita nella zona nevralgica del campo laddove quel tunnel di Isco a Verratti ha rappresentato l'emblema della disfatta più ancora del risultato (3-0) maturato e del rischio che – senza playoff – il Mondiale in Russia lo vediamo solo col cannocchiale. Loro a palleggiare – una specialità – e a far scomparire la palla (il ‘mago' Iniesta faceva giochi di prestigio), azzurri a correre dietro la palla e agli avversari. Un brutto spettacolo, davvero.
Ormai la maglia numero 10 la può mettere chiunque, la mettono anche i portieri, anche Insigne.
La stoccata di Rivera. Altro che ‘abatino', il giudizio espresso da Rivera sul 26enne calciatore del Napoli è da tribunale senz'appello che ha già condannato Insigne. Una stoccata durissima e anche ingiusta perché, se è vero che il giocatore non è esente da colpe per la prova opaca, non è giusto metterlo così alla berlina.
Il messaggio di FantAntonio. E allora in soccorso di ‘Lorenzinho' è arrivato un ex azzurro, Antonio Cassano: secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Mattino' l'ex della Sampdoria ha inviato un sms consolatorio all'amico, esprimendo affetto e incoraggiamento in questo momento difficile.