Italia – Costa D’Avorio: Fascia di capitano per Daniele De Rossi
Con l'assenza di Gigi Buffon, Daniele De Rossi questa sera, all'Upton Park, avrà l'onore di portare la fascia da capitano della nuova Italia firmata Cesare Prandelli. Brucia ancora sul viso di uno dei gladiatori giallorossi la ferita della figuraccia degli azzurri nel continente nero ma da vero leader sa che rimuginare sul passato è da stolti.
Daniele ha voglia di rivalsa. Vuole partire con il piede giusto e questa sera contro la Costa D'Avorio è pronto a dare il massimo per spiegare ai nuovi arrivati cosa vuol dire indossare i colori di una maglia che per 4 volte è stata sl tetto del mondo.
Da vero capitano spegne subito le prime pomeliche lanciate da chi gli chiede del suo rapporto con Antonio Cassano: "Ai tempi della Roma, io lui e Totti ne combinavamo di tutti i colori. Eravamo legatissimi. Poi c'è stato qualche problema ma il tempo ha chiarito tutti gli equivoci. L'Italia ha bisogno di tranquillità per ripartire con il piede migliore".
Poco dopo, "Capitan futuro", spiega anche la scelta dei numeri di maglia: "La numero 10 non ha nessun significato simbolico. Certo ha il suo fascino ma Cassano ha tutte le caratteristiche per indossare quel numero. Abbiamo scelto i numeri in base alle presenze, c'è una scaletta. Chi aveva più presenze aveva la possibilità di scegliersi il prorpio numero. Io non potevo prendere il 9, Cassano è un trequartista era giusto che il 10 lo prendesse lui."
Daniele De Rossi mette la squadra avanti ai propri desideri, sapendo che più di ogni cosa che la nuova nazionale italiana ha bisogno solo di tanta tranquillità per compattare un gruppo tutto nuovo. Un numero di maglia o scaramucce personali non farebbero bene all'Italia di Cesare Prandelli, Daniele De Rossi ne ha la consapevolezza, una consapevolezza che un capitano ha il dovere di avere.
Davide Pecchia