Italia, così è troppo facile: Liechtenstein spazzato via da sei reti azzurre
Dopo i nove gol complessivi segnati nei due unici precedenti (entrambi validi per le qualificazioni al Mondiale 2018), l'Italia ha passeggiato anche a Parma e sotterrato di reti il povero Liechtenstein. Rivisitata dai molti cambi di Roberto Mancini, la squadra azzurra ha avuto la strada in discesa dal 17esimo del primo tempo, da quando Sensi ha aperto l'ermetica difesa avversaria. Da lì in poi non c'è stata partita, e non poteva essere altrimenti vista l'enorme differenza tecnica tra le due squadre in campo. Per capire l'effettivo valore della nostra formazione, occorrerà dunque aspettare il mese di giugno quando gli Azzurri torneranno in campo per due gare decisamente più difficili: l'8 giugno in Grecia e tre giorni dopo, in casa, contro la Bosnia.
Sensi apre lo show
Ventimila tifosi al Tardini e sette volti nuovi in campo. Contro il Liechtenstein, Mancini esagera con il turnover e schiera solo quattro giocatori reduci dalla vittoria contro la Finlandia: Bonucci, Jorginho, Verratti e Moise Kean, confermato in attacco dopo la buona prova di Udine. Di fianco al giovane attaccante della Juventus c'è Fabio Quagliarella: il primo a rendersi pericoloso con un destro che il portiere avversario manda in corner.
Le più di 150 posizioni di differenza nel Ranking Fifa si vedono subito tutte. L'Italia mette le tende nella metà campo del Liechtenstein, tiene il pallone tra i piedi (il possesso palla azzurro sfiora l'80%) e passa dopo 17 minuti grazie al colpo di testa vincente di Sensi. Arrivato a Parma con l'obiettivo di prenderne il meno possibile, il nostro avversario (per modo di dire) crolla dopo il gol di Verratti e la doppietta su rigore di Quagliarella. Nel finale di tempo, c'è spazio anche per la traversa colpita da Kean.
Kean colpisce ancora
In dieci uomini per l'espulsione di Kaufmann (rosso diretto sul secondo rigore azzurro), il Liechtenstein comincia la ripresa come aveva finito il primo tempo: assediato dall'Italia e in perenne difficoltà. Kean e Spinazzola vanno vicini al quinto gol, pochi minuti prima dell'ingresso di Zaniolo che entra al posto di Jorginho. La serata di Parma scorre via senza problemi e tutti, tranne Sirigu che fa da spettatore, vogliono partecipare al festival del gol.
Il quinto sigillo è di Moise Kean: colpo di testa da zero metri, dopo assist di Quagliarella. Per l'attaccante della Sampdoria è l'ultima giocata. Mancini manda dentro anche l'esordiente Pavoletti. Una scelta felice, perché la punta del Cagliari bagna la sua prima con la Nazionale con il sesto centro della serata. Nel finale c'è infine la gioia personale anche per Izzo: entrato in campo con la Nazionale per la prima volta, al posto di Leonardo Bonucci, e qualche minuto prima del triplice fischio finale.