Italia, Conte: “Match ball a Baku. Sì a Insigne, no a Balo. Non basta tirare punizioni”
Centottanta minuti per chiudere la pratica qualificazione a Euro 2016. Ne bastano anche meno, a patto che con l'Azerbaijan l'Italia conquisti la vittoria così da affrontare la Norvegia in scioltezza. Il conto alla rovescia per il doppio impegno della Nazionale è iniziato con le convocazioni che hanno destato qualche sorpresa (l'esclusione di Bonaventura, il ritorno di Montolivo e Quagliarella) e tali rimarranno nonostante l'infortunio che ha costretto Berardi a dare forfait proprio in occasione della prima chiamata in Azzurro. "Purtroppo, non farà parte del gruppo – ha ammesso Conte durante la conferenza stampa a Coverciano -. La risonanza magnetica non ha evidenziato lesioni o problemi particolari ma lui avverte molto dolore ed è un po' spaventato. Preferisce curarsi, lo capisco. E' un peccato non averlo con perché ha grandi qualità. In ogni caso non chiameremo sostituti, stiamo bene così".
Match ball. Così il ct definisce le prossime due gare in calendario: la prima sabato prossimo (ore 18 a Baku), la seconda martedì 13 ottobre (ore 20.45) a Roma. "Azerbaijan e Norvegia sono due partite fondamentali per noi. Abbiamo due match ball e dobbiamo cercare di non aspettare il secondo. Nel primo caso incontriamo una squadra reduce da quattro risultati utili, tra cui i pareggi con Norvegia e Croazia. Particolare indicativo di quanto possa essere insidiosa la partita che ci aspetta in uno stadio nuovo, che verrà inaugurato proprio contro di noi… dinanzi a 60mila spettatori".
Insigne sì, Balotelli no. Gol, assist e belle prestazioni di Lorenzo Insigne spingono il Napoli e consegnano a Conte un calciatore rigenerato dalla cura Sarri. "Spero porti anche qui tutto quanto di buono sta facendo con il Napoli, ma non sarebbe giusto dire che sarà una Nazionale fondata su di lui". Quanto a Super Mario, il concetto è sempre lo stesso: dovrà dimostrare di meritare la maglia della Nazionale. "Per arrivare in Nazionale – ha aggiunto il – non bastano due buone partite o un gol su punizione: bisogna fare un percorso, mi servono certezze e continuità di prestazioni. Gli chiedo solo di meritarsi questa maglia". Come Pellé, che sabato scorso ha affondato il Chelsea e Mou. "La cosa che più impressiona da parte di Graziano è la sua serietà, applicazione, disponibilità verso la squadra".
Serie A, competitiva ed equilibrata. Viola in vetta alla Serie A, Napoli che sbanca San Siro umiliando il Milan (4-0). Non c'è una squadra padrona nell'attesa che i confronti diretti (alla ripresa ci sono Napoli-Fiorentina, Inter-Juventus) definiscano ambizioni e rapporti di forza. "E' un campionato bello e divertente. La Fiorentina in testa è una sorpresa ma anche la conferma che organizzazione, lavoro, giocatori e un tecnico preparati si possono fare delle belle cose. Non dimentichiamo il Torino, il Sassuolo o il Napoli stesso che sta diventando squadra trovando la quadratura del cerchio".
Squadre con troppi stranieri. "E' una situazione che conosciamo da tempo e non può diventare un alibi. Possiamo solo lavorare e fare il meglio con quel che abbiamo. Qualche nuova regola è stata messa in atto, speriamo che in futuro si possa fare qualcosa per far crescere il numero di italiani in squadra". Senza sollevare clamori come nel caso degli oriundi… "Jorginho è un ragazzo che stiamo seguendo, adesso può giocare nella nazionale italiana e mi auguro che se dovessi un domani chiamarlo non ci sia un altro scandalo".