Italia, Bonucci scarica Prandelli: “Ai Mondiali abbiamo perso tempo”
Ancora poche ore e l'Italia di Antonio Conte tornerà in campo, questa volta per un'amichevole contro il Portogallo. Gli ultimi novanta minuti prima delle ferie estive, saranno utili per testare la condizione di chi ha giocato meno in queste ultime ore: specialmente quelli che non sono scesi in campo nella battaglia di Spalato contro la Croazia. Se sarà in campo dall'inizio, Leonardo Bonucci lo verrà a sapere probabilmente a ridosso del match contro i lusitani, orfani di Cristiano Ronaldo. Nell'attesa, il difensore della Juventus si è presentato in sala stampa a fianco del commissario tecnico: "Quella contro il Portogallo è una partita importante e ci aiuta a tenere alta la tensione – ha spiega Bonucci – E poi c'è comunque qualcuno che non ti permette di abbassare la concentrazione". Quel "qualcuno" si chiama Antonio Conte, un allenatore che Bonucci conosce fin troppo bene: "Sta lavorando bene, dopo la tragedia al Mondiale. Era difficile ripartire, eppure lo abbiamo fatto alla grande. E’ stato un bravo sarto nel cucire questa Nazionale, come lo era stato alla Juventus".
"Domani sera sarà la mia sessantesima partita stagionale – continua il difensore – Per me è stato un anno molto intenso, cominciato col cambio di allenatore alla Juve e finito con il sogno Europa sfiorato". Una stagione arrivata dopo il flop in terra brasiliana: una ferita che a giudicare dalle parole di Leonardo Bonucci, brucia ancora molto. Il difensore di Massimiliano Allegri punta il dito su quello che, secondo lui, è stato uno dei principali colpevoli di quella brutta spedizione: "Quando siamo partiti per il mondiale brasiliano con Prandelli, i presupposti erano ben diversi da quelli che poi si sono rivelati – ha dichiarato Bonucci – Abbiamo sprecato un po’ troppo tempo a fare test e analisi. Abbiamo passato tante mattine davanti a un computer, più lì che sul campo. Quando hai poco tempo devi sfruttarlo tutto e non sprecarlo. E’ mancata inoltre l’amalgama coi nuovi giocatori. A una squadra fa sempre bene stare il più possibile sul campo".