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Italia, Bernardeschi: “Tutti devono avere sogni, il mio è vincere l’Europeo”

L’attaccante della Fiorentina è il più giovane della comitiva azzurra che andrà in Francia per l’Europeo: “E’ un sogno che si realizza ma la volontà è quella di dare il 200 per cento. Abbiamo tanta qualità, siamo un bel gruppo e se seguiamo le scelte del Ct faremo bene”
A cura di Alessio Pediglieri
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Intanto l'Italia fa 13. In amichevole, contro l'Empoli Primavera, in una partita che non conta nulla nemmeno per testare le scelte tattiche di Conte vista l'inadeguatezza dell'avversario. Ma è un modo come un altro per ritrovare morale e gioia di giocare. Un po' la stessa che sta ritrovando Federico Bernardeschi da quando è stato inserito nei 23 della lista che Antonio Conte ha deciso di portare in Francia. Per l'attaccante della Fiorentina un sogno che è diventato realtà, un modo come un altro per sperare di fare il tanto agognato salto di qualità e ritrovarsi tra i grandi. L'importante è che sia l'inizio, non il raggiungimento di un traguardo.

Il più giovane del gruppo – Bernardeschi, non a caso, non si accontenta di esserci ma vuole esserci da protagonista. Lui è il più giovane nella rosa dei 23 scelti da Conte ed è a tutti gli effetti il nuovo che avanza: "Penso che in una squadra ogni giocatore debba avere un sogno. Uno dei miei sarebbe vincere l'Europeo, una competizione che considero come un punto di partenza. Sono felice perché ho disputato una bella annata in Serie A e credo di essere una delle sorprese di questa Nazionale. Il mister non mi ha mai detto che mi avrebbe portato in Francia, non sarebbe stato così strano se fossi rimasto fuori. Poi la convocazione da quel giorno sto dando il 200 per cento di quello che ho".

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Talento e sacrificio – E quello che Bernardeschi ha è tanto ed è cosciente di possedere doti importanti: "Il talento non basta: bisogna lavorare fare sacrifici, ogni giorno, per dimostrare di meritarti qualcosa. Anche nel calcio.  Credo che la Nazionale abbia tanta qualità e che l'arma in più debba essere la forza del gruppo. Siamo uniti ma sarà importante amalgamare bene gli esperti coi giovani. Il segreto è seguire le richieste di mister Conte: puntare l'uomo e creare la superiorità numerica mentre quando non abbiamo la palla, seguire le sue indicazioni e di stare ben collegati alla squadra".

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