Italia, Balotelli si scusa con Prandelli che replica: “Bel gesto, ma esci dal tuo mondo virtuale”
Durante il volo da Rio De Janeiro a Malpensa, alle porte di Milano, i giornalisti di Sky Sport che erano sullo stesso aereo della Nazionale italiana hanno raccontato una indiscrezione che avrebbe riguardato due dei protagonisti di questa tristissima spedizione brasiliana, Mario Balotelli e Cesare Prandelli. Il giocatore del Milan si sarebbe alzato dal proprio posto per dirigersi verso il Ct per fare le proprie scuse per quello che è stato un atteggiamento sbagliato e deleterio soprattutto durante e dopo Italia-Uruguay. Da par suo, Cesare Prandelli avrebbe accettato le scuse di Balotelli ma non senza ricordare allo stesso i problemi che ha causato a sé e ai compagni.
Le scuse di Balotelli accettate, ma con riserva
"Mister scusa" sarebbero state le parole di Mario, cui Cesare Prandelli avrebbe risposto: "Grazie Mario, apprezzo il gesto. Però sono 4 anni che cerco di spiegarti le cose. Per il bene della tua carriera devi uscire dal tuo mondo virtuale". Frasi che lasciano ancora aperta la questione sulla ingestibilità di un giocatore che sta dimostrando più i suoi lati oscuri che le sue qualità, soprattutto tecniche. Su Balotelli infatti, si è scatenata la critica degli stessi compagni di Nazionale e l'atteggiamento mostrato durante il match contro i sudamericani avrebbe allargato una crepa che già si cercava di nascondere da tempo. I borbottii nell'intervallo e quella fuga sul pullman a fine gara, mentre il gruppo era chiuso negli spogliatoi per il discorso di addio di Andrea Pirlo, dopo 12 anni di Azzurro.
Giudizi duri
Adesso bisognerà capire cosa accadrà in Federcalcio dopo le dimissioni del presidente Giancarlo Abete e sulla panchina azzurra dopo l'addio dello stesso Prandelli. Dalle scelte che si faranno si comprenderà anche il prossimo futuro del progetto Nazionale e se Mario Balotelli ne farà ancora parte. Lo stesso Demetrio Albertini capo della delegazione azzurra, non è stato tenero al riguardo: "Se ripartiremo da Mario? Si vedrà, altrimenti punteremo su altri uomini. il talento è un dono e come tale deve essere messo a disposizione anche agli altri"