Italia-Armenia 2-2: Prandelli ora rischia grosso ai sorteggi mondiali
Il visto sul passaporto c'era già da giorni, serviva solo l'ultimo timbro prima dell'imbarco. L'Italia lo avrebbe voluto mettere davanti ai quasi venticinquemila appassionati napoletani ma, evidentemente, non aveva fatto i conti con la sorprendente Armenia. Le vittorie di Uruguay (3-2 con l'Argentina) e Colombia (2-1 in Paraguay) escludono gli azzurri dalla Top 8 del calcio mondiale: non saranno testa di serie al Mondiale in Brasile. I sudamericani – trascinati da Cavani – hanno scavalcato l'Italia, che fino a ieri sera era al sesto posto, a pari merito con l'Olanda, con 1.136 punti. Resta lo spareggio con la Giordania… difficile immaginare un'Uruguay in difficoltà e sconfitta. Diversamente, la Fifa sarebbe costretta a scegliere la Nazionale che sta davanti fra Italia e Olanda. Il pareggio azzurro, ottenuto contro un buon avversario, ha mostrato la faccia peggiore del nostro calcio. La nostra nazionale ha ancora una volta avuto passaggi a vuoto preoccupanti. I primi venti minuti di gioco hanno offerto un campionario di errori ed incertezze da rabbrividire. Basti pensare che l'Armenia, prima di segnare al quinto minuto di gioco con Movsisyan, era già andata vicino alla rete due minuti prima.
Marchetti ha fatto rimpiangere Buffon, causando il raddoppio armeno del secondo tempo di Mhkitaryan. Bonucci e, soprattutto, Astori non hanno convinto pienamente, sbagliando spesso e Pasqual e Abate non hanno spinto come il ct azzurro chiedeva. Il meglio lo abbiamo visto dalla cintola in sù e soltanto dalla metà della prima frazione di gioco. Aquilani, Pirlo e Montolivo hanno guidato la squadra con grinta e lucidità. Specialmente il milanista, l'unico insieme a Osvaldo ad aver giocato anche in Danimarca dal primo minuto, è sembrato particolarmente in palla, sia in fase di contenimento che in quella offensiva.
In attacco, risposte più che positive da Florenzi (suo il gol del pareggio al 24esimo) e, specialmente, da Insigne: il vero protagonista del primo tempo azzurro. Un palo (due minuti prima del pareggio), grandi giocate ed un numero straordinario (al 36esimo) che rimarrà nella testa dei tifosi per parecchi giorni. Risposte positive anche da Balotelli, entrato nella ripresa. "Bad Mario" ha segnato (31′ st) e dimostrato che questa squadra non può fare a meno del suo talento e della sua forza. Il pareggio lascia l'amaro in bocca e ci spedisce al sorteggio del prossimo 6 dicembre con il rischio di un abbinamento durissimo. Per conoscere quello che sarà il nostro destino, dovremmo aspettare le altre gare di qualificazione mondiale. Al momento siamo ottavi nel ranking Fifa: un piazzamento che non basterebbe in caso di vittoria di Colombia e Uruguay. Servivano tre punti per passare automaticamente come testa di serie, l'Armenia ce li ha negati con merito. Ora, la speranza, è quella di non incrociare le grandi del calcio mondiale: nell'eventualità, l'Italia di questa sera farebbe davvero poca strada al mondiale brasiliano.