Italia anti Irlanda: 9 cambi e allenamenti da ‘marines’
"Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce, il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce…" . Pensi alla terza sfida del Girone D che attende l'Italia e l'aria che tira dalle parti di Montpellier porta gli Azzurri lontano sulle note della Mannoia. Ritmo sostenuto, entusiasmo che cresce e voglia di raccontare assieme un sogno che "ti annega di verde e ti copre di blu". Questione di sfumature, come la maglia della Nazionale e la chiamata alle armi (simbolica) che Conte ha fatto al Paese perché si stringa a coorte e sostenga la squadra nell'avventura in Francia.
All'orizzonte c'è l'ultima sfida del Gruppo da disputare nel migliore dei modi: perché il primato è al sicuro e chiudere a punteggio pieno sarebbe ulteriore motivo d'orgoglio; perché vincere aiuta a vincere; perché anche se il ct ha scelto di adottare il turnover massiccio, non dovranno esserci cali né tattici né d'intensità agonistica.
A giudicare da quanto visto in allenamento non c'è questo rischio: torello a squadre, partitella a campo ridotto, spazi ristretti e palla che deve viaggiare (tanto, almeno lei, non suda… come si dice in gergo); contrasti al limite e scatti continui, quasi fosse la simulazione di reclute che s'addestrano alla battaglia. Conte è così, vuole un'Italia di ‘marines' che resiste al nemico, lo lavora ai fianchi e poi lo colpisce. Individuare l'obiettivo, adattarsi, raggiungere lo scopo. Costi quel che costi. Con ogni mezzo. Senza mai mollare. Il Belgio e la Svezia di Ibra lo hanno capito a loro spese: chiunque incrocerà la Nazionale sulla propria strada avrà filo da torcere, a cominciare dal prossimo 27 giugno (ottavi di finale, ore 18).
Turnover e scelte, quale Italia contro l'Irlanda?
Guai a pensare di avere già in tasca la sfida contro l'Irlanda che in campo andrà per l'orgoglio anzitutto. Conte ha chiesto la stessa, massima concentrazione avuta nei primi centottanta minuti. Tuttavia, ci sono grandi novità circa le probabili formazioni che scenderanno in campo mercoledì prossimo per entrambe le squadre. Rispetto alla Svezia tra i pali ci sarà Sirigu al posto di Buffon. Darmian e Ogbonna affiancheranno Barzagli in difesa. A centrocampo cabina di regia affidata a Thiago Motta, con Florenzi e Sturaro interni ad agire di lotta e di governo mentre De Sciglio ed El Shaarawy giocheranno più larghi sulle fasce. Attacco che è un ritorno all'antico, ovvero il tandem Zaza–Immobile già visto nelle precedenti esperienze. Tra le fila dell'Irlanda, partirà dalla panchina il capitano Robbie Keane.