Irregolarità finanziarie: il TAS esclude il Malaga dalle coppe europee
Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha respinto il ricorso del Malaga contro l'esclusione dalle coppe europee per irregolarità finanziarie: la squadra andalusa, si legge in un comunicato stampa, non potrà partecipare alla prossima edizione dell'Europa League, "sebbene in possesso di licenza UEFA", ed al suo posto verrà ammessa la prima squadra non qualificata del campionato spagnolo: nello specifico, dovrebbe trattarsi salvo sorprese del Rayo Vallecano, giunto 8° in campionato. Il Malaga aveva concluso la stagione al 6° posto, davanti al Siviglia (qualificato a sua volta per l'Europa League) e dietro Barcellona, Real Madrid, Atlético, Real Sociedad e Valencia. Per il Malaga, arriva anche una stangata di 300.000 euro di multa.
L'antefatto. Era il 21 dicembre 2012 e, mentre il mondo discuteva sull'improbabile apocalisse predetta dai Maya, la UEFA comunicava alla società andalusa del Malaga la decisione di escluderla dalle coppe europee per un anno, con l'aggiunta di un secondo qualora la società non avesse risolto entro il 31 marzo 2013 le sue pendenze finanziarie. Al momento della comunicazione, il Malaga aveva appena concluso la fase a gironi di Champions League e si era qualificato per gli ottavi di finale (sarebbe poi giunto fino ai quarti, eliminato dal Borussia Dortmund). Il 14 gennaio 2013 la UEFA aveva consegnato le motivazioni della sentenza, verso la quale il Malaga aveva presentato subito ricorso. Esattamente due mesi dopo, il 14 marzo, la Federazione Spagnola aveva comunicato alla UEFA che la società andalusa aveva regolarizzato la sua posizione, e la UEFA di conseguenza aveva ritirato il secondo anno di squalifica dalle Coppe. Sembrava dunque tutto mettersi per il meglio anche per il ricorso verso il primo anno di squalifica, ed invece questo pomeriggio la doccia fredda. Il Malaga resta escluso dalla prossima Europa League.
