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Inzaghi trova la soluzione del rebus di Udine e scavalca Roma e Inter in un colpo solo

Simone Inzaghi si affida dall’inizio a Felipe Anderson, già trascinatore in Coppa contro il Salisburgo e sbanca Udine: in un sol colpo superate Inter e Roma a una settimana dal derby. Profondo rosso per Oddo che va in vantaggio per primo ma poi frana rimediando la 18a sconfitta stagionale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Con il doppio capitombolo di Roma e Inter, la Lazio espugna Udine e conquista la terza piazza, di rimonta dopo aver sofferto e aver cambiato approccio. Un doppio sorpasso alle avversarie in una lotta per la Champions League che diventa sempre più serrata. A 60 punti, Simone Inzaghi aggancia i giallorossi a una settimana dal derby della Capitale che a questo punto varrà davvero una stagione. Ennesima prova di qualità del gruppo celeste che nella seconda parte del primo tempo è riuscito a organizzarsi e vincere di rimonta.

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Friulani ancora una volta irriconoscibili

L'Udinese segna ma poi frana

Per l'Udinese un'infinita serie di sconfitte che oramai ha certificato da tempo la crisi profonda in cui versa la società friulana. Va bene riuscire a conquistare un vantaggio considerevole sulla zona retrocessione in largo anticipo ma è pur vero che non ci si può permettere una serie quasi infinita di sconfitte che rovinano quanto di buono fatto nella prima parte della stagione. E questa Udinese è così: disarmante.

Oddo non ci capisce più nulla

Oddo mischia le carte e propone un 3-5-2 con Lopez e Lasagna titolari in avanti. Un assetto che dovrebbe permettere ai bianconeri di uscire dal pantano delle sconfitte (oramai 18) ma che invece inguaia ancora di più i friulani. Perché se è vero che l'Udinese parte meglio con il vantaggio segnato da Lasagna è pur vero che poi la squadra spegne la luce e si fa sopraffare da una Lazio di rimonta. Nel finale di gara, il tecnico si gioca tutte le sostituzioni a disposizione ma poco cambia: la confusione regna sovrana

Lazio di rimonta, pronta per il derby

Prima Immobile, poi Alberto

A fare la peggiore figura è il reparto arretrato che in soli 10 minuti rovina tutto dimostrandosi impotente davanti a Immobile e Luis Alberto. Il capocannoniere del campionato riesce prima a pareggiare e poi ad inventarsi l'assist vincente per il compagno. Nuytinck, Danilo e Samir nulla possono con gli attaccanti di Inzaghi che schiera dall'inizio anche Felipe Anderson, già bravissimo in Coppa nell'entrare e cambiare il match.

Anderson, la chiave di volta

Proprio la ritrovata coppia d'attacco permette a Inzaghi di giocarsi al meglio le proprie chance di vittoria che non sfugge alla Lazio che infila in questa maniera il quarto risultato utile consecutivo in campionato, la seconda vittoria di fila, che la rilancia in Zina Champions League.

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