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Inzaghi: “Il Milan è la mia vita, se il club chiama sono felice”

Il tecnico accostato alla panchina della prima squadra rossonera non si sbilancia sul suo futuro.
A cura di Marco Beltrami
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Il totoallenatore per il futuro del Milan sembra essere arrivato al punto della svolta. La rimonta nella seconda parte della stagione non basterà a Clarence Seedorf per evitare l’addio, nonostante i due anni ancora di contratto. Bisognerà capire solo in che modo si concretizzerà la separazione, con il mister olandese per niente intenzionato alla rescissione consensuale. Nel frattempo sfumato ormai Emery, si sono intensificati i rumours su Pippo Inzaghi: la dirigenza rossonera ha individuato nell’ex attaccante il nome giusto per il dopo Seedorf. Il mister che attualmente guida la Primavera, avrà il compito di avviare la “rifondazione milanista” nel tentativo di riportare il club ai vertici in Italia e non solo. SuperPippo però per ora prende tempo e infatti stuzzicato sull’argomento non si sbilancia: “Ci tenevo a dire che sono l'allenatore della Primavera fino al 30 giugno 2016, non ho avuto altre comunicazioni fino ad ora, sono un dipendente del Milan e se il Milan mi chiamerà per altre mansioni sarò ben felice, altrimenti resto ad allenare la Primavera".

Inzaghi pronto per la prima squadra. L’ex centravanti dunque aspetta una chiamata della dirigenza anche se rivela la difficoltà di rimanere insensibile di fronte alle voci di un futuro alla guida della prima squadra: “Certo provoca emozione quello che si legge. Il Milan è la mia vita, la mia storia, ho smesso di giocare per il Milan e tutto quello che mi dice il Milan faccio. Vedremo quello che succederà". Nella scorsa stagione Inzaghi ha rinunciato ad un’esperienza in Serie A, al Sassuolo, proprio per rispettare il suo contratto al Milan. Un scelta che ora potrebbe rivelarsi più azzeccata che mai: “Potevo andare via in questa stagione, ma sono stato costretto, volentieri, a rimanere perchè avevo un contratto". E se il sogno di Inzaghi si dovesse realizzare, potrebbe anche concretizzarsi un vero e proprio derby familiare in panchina visto che il fratello minore di SuperPippo, Simone nelle ultime ore è stato accostato alla Lazio. Una prospettiva suggestiva per un campionato di Serie A sempre più a misura dei tecnici giovani.

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