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Inzaghi: “Balotelli voleva il pallone tra i piedi, Torres attacca la profondità”

Milan a Parma per la seconda di campionato, Inzaghi predica calma dopo l’entusiasmo per la vittoria con la Lazio: “A fine dicembre vedremo in quale posizione di classifica ci troveremo e, soprattutto, quale standard di prestazioni avremo raggiunto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Milan col tridente (forse) e con Fernando Torres come asso da calare a Parma. La vittoria con la Lazio (3-1) alla prima giornata ha portato quell'entusiasmo necessario per iniziare col piede giusto dopo una stagione durissima. Debutto positivo per Pippo Inzaghi ed entusiasmo accresciuto dagli ultimi colpi di mercato: ‘el nino' proveniente da Londra e poi Jack Bonaventura, strappato all'Atalanta nelle battute conclusive di trattative. La parola d'ordine, però, è non illudersi. "Per raggiungere il livello di avversari che l'anno scorso ci hanno staccato di 40 punti servirà lavorare ancora molto – ha ammesso in conferenza stampa – e restare tranquilli anche quando arriveranno difficoltà. A fine dicembre vedremo in quale posizione di classifica ci troveremo e, soprattutto, quale standard di prestazioni avremo raggiunto".

Il modulo. Tridente oppure 4-2-3-1 come piace al presidente Berlusconi. "Il 4-3-3 ci sta dando buone risposte e credo che continueremo ad adottarlo. Nel corso di una partita si può sempre cambiare schieramento… siamo una squadra in costruzione e, oltre alla logica del risultato, devo guardare anche alla prestazione. Lo spirito che anima il gruppo è quello giusto con grande impegno da parte di tutti, è lo spirito che ha sempre avuto il Milan. Quello del nostro presidente che viene a darci la carica".

Il debutto di Torres. L'ex attaccante del Chelsea è il calciatore più atteso. Inzaghi, però, allenta la pressione e non si sbottona. "Fernando in campo dall'inizio? Vediamo… Farò delle valutazioni con l'ultimo allenamento, poi deciderò se schierarlo subito in campo oppure se potrà essere più utile nella ripresa. Lo spagnolo ha caratteristiche completamente diverse rispetto a Balotelli: Mario voleva il pallone tra i piedi, mentre Fernando attacca anche la profondità".

Nota dolente, le condizioni di El Shaarawy. "Non sta benissimo – ha aggiunto il tecnico -. Peccato perché era in buona forma e mi dispiacerebbe perderlo, ma abbiamo in rosa gente all'altezza per sostituirlo".

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