Interdittiva antimafia, il Foligno esluso dal torneo di Serie D

La sua posizione è stata archiviata perché assolto dalle accuse (aggiornamento 14 luglio 2023). Gianluca Ius, all'epoca dei fatti, era presidente del Foligno quando restò coinvolto suo malgrado in una vicenda giudiziaria (quella di ‘Mafia Capitale') dalla quale è uscito pulito dopo un periodo doloroso a livello personale per il tunnel nel quale era finito per sospetti e accuse del tutto infondati. Lui non c'entrava niente. "In 4000 pagine di indagini su di me – ha dichiarato in un'intervista al quotidiano Il Giornale -, non è emersa alcuna prova in tal senso. Penso che chi ha il potere di decidere della vita delle persone dovrebbe usarlo con attenzione e in modo non pretestuoso".
Le contestazioni dalla Procura di Roma – che indagava sui reati di riciclaggio, truffa nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico e banche, e fatture per operazioni inesistenti – si sono rivelate del tutto prive di fondamento ma avevano provocato un terremoto chiudendo in anticipo il campionato del Foligno, club umbro che militava nel campionato di Serie D. A partire dalla gara contro l'Avezzano la squadra non è scesa più in campo: un stop imposto dalla Lega Nazionale Dilettanti in seguito al rapporto della Prefettura di Perugia, comunicato al sindaco – Nando Mismetti – ed esteso a tutta l'attività agonistica della società, compreso il settore giovanile che contempla la Juniores nazionale e i Giovanissimi.
Una situazione durissima, un brutto colpo all'immagine del calcio dilettantistico legata a problemi giudiziari da cui Ius è stato riconosciuto estraneo. Le indagini che sono state svolte sul suo conto si sono rivelate solo un grosso buco nell'acqua. Lui, con tutta quella vicenda, non c'entrava ed è stato assolto.