Inter: tutto pronto per il grande salto, tra Nike e Thohir

La prima in campionato è andata più che bene: 2-0 al Genoa al debutto davanti al proprio pubblico di San Siro e subito fugati i fantasmi di un recente passato troppo brutto per potercontinuare.
La cura Mazzarri sta avendo dunque i suoi effetti sul campo, ma l'Inter lavora alacremente anche fuori dal rettangolo di gioco perchè è sempre viva la trattativa con Erick Thohir, più vicino all'acquisizione di una società che adesso può vantare anche un fresco accordo pluridecennale con lo sponsor tecnico Nike che garantirà quasi 20 milioni a stagione fino al 2024. Con gli occhi puntati sugli ultimi giorni di mercato, perchè con questa nuova iniezione di capitale, può arrivare qualche giocatore importante, come Samuel Eto'o.
L'annuncio sul sito – Il comunicato è cosa di qualche giorno fa, ma la sostanza non cambia: la Nike (che ha legato il suo nome all'Inter dal 1998) ha deciso di puntare forte sul club oggi di Moratti e domani di Thohir, anticipando un po' i tempi e ‘spingendo' l'indonesiano a compiere l'ultimo attesissimo atto verso l'acquisizione delle quote societarie. Il contratto con il club nerazzurro è di quelli ‘pesanti': circa 200 milioni di euro per i prossimi 11 anni, pari a 18 milioni l'anno e spiccioli, da gestire sin da subito. "Inter e Nike hanno rinnovato l'accordo di sponsorship per oltre un decennio: l'accordo fra le due Società porta così a superare i venticinque anni di attività insieme, un traguardo che – per durata e valori – è destinato a stabilire il nuovo benchmark del marketing sportivo sul mercato italiano" si legge ad inizio comunicato ufficiale apparso sul sito. "L'accordo appena firmato rafforza la posizione dell'Inter fra i top club ed è suggellato dalla forte volontà di espansione globale: una spinta determinante sarà la realizzazione di un piano congiunto per l'apertura di negozi dedicati e corner e l'implementazione di una nuova strategia per lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti a marchio Inter".
Prima la Nike, poi Thohir – Un rinnovo che sembra in tutto e per tutto un manifesto di ‘benvenuto' a Erick Thohir che adesso può contare anche su un ‘bacino' economico di tutto rispetto oltre ai propri soldi già messi da conto per acquisire parte delle quote societarie e prendere in mano l'Inter. Diciotto milioni annui garantiti sono un elemento essenziale per poter operare serenamente sul mercato, sul lavoro di marketing verso i nuovi mercati (come quello asiatico), sviluppare il brand nel mondo e – perchè no – presentarsi all'appuntamento con il nuovo stadio con una disponibilità importante che potrebbe dar via ai lavori. Tutti obiettivi sull'agenda di Massimo Moratti che sta lavorando per consegnare un club florido e in ordine a chi verrà.
L'internazionalizzazione del marchio – Dopotutto anche il patron nerazzurro ha sposato la scelta di internazionalizzare completamente l'Inter, ringraziando ma rifiutando la proposta dell'amico Ernesto Pellegrini e della sua cordata ‘italiana'. La decisione è stata presa oramai da tempo e tutto volge in quella direzione: l'abbandono di Stramaccioni per un più internazionale Mazzarri, le tournèe indonesiane prima e statunitensi poi, la precisa volontà di guardare ad investitori esteri con costanza e caparbietà (i cinesi nell'estate 2012, Thohir dall'inverno 2013). Tutto per ridare all'Inter, come società prima e come squadra poi, quello smalto perduto dopo l'anno del Triplete, arrestando una caduta libera il cui fondo è stato toccato a fine della scorsa stagione con l'esclusione dalle Coppe europee.
Finale di mercato col botto – Adesso sembra arrivato il momento decisivo: il mercato sta per chiudere e l'Inter può operare in modo prepotente grazie ai soldi dello sponsor. Dietro alla curva c'è il sogno Samuel Eto'o, l'uomo proprio del Triplete, che ad Appiano verrebbe accolto a braccia spalancate anche da Mazzarri desideroso di una punta di peso, non convinto ancora di Belfodil e appoggiandosi ai soli Icardi e Palacio in attesa di capire anche quanto valga a livello di tenuta il recupero di Milito. Certo, il camerunense non ha mai nascosto che davanti alla passione, ci sono soprattutto i soldi (l'addio ai nerazzurri per il contratto da 20 milioni l'anno dell'Anzhi ne sono una chiara conferma), ma adesso Moratti può controbattere moneta sonante contro il Chelsea di Abramovich. L'unico spartiacque che l'Inter non può vantare è Josè Mourinho, lo Special One che ha dichiaratamente chiamato Eto'o alla corte dei Blues. Davanti al suo richiamo, probabilmente non avrebbero potere nemmeno i milioni versati dalla Nike.