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Inter, sogno Simeone per la panchina: “Il mio futuro? Devo pensarci”

Il Cholo dopo la finale di Champions persa ai rigori contro il Real Madrid: “Ho detto ai miei di non piangere, non era destino. Zidane un privilegiato, appena diventato allenatore gli hanno dato una delle tre squadre più forti al mondo”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'amarezza per la seconda finale di Champions League persa in tre anni, ed ancora una volta contro il Real Madrid che dei colchonero è anche l'avversario di sempre, in casa Atlético Madrid si prova a tirare le somme di una stagione che ha visto sfumare tutti gli obiettivi sul più bello. Una Liga persa alla penultima giornata, perdendo contro il già retrocesso Levante di Pepito Rossi per 2-1, una Champions sfumata ai rigori contro i blancos, dopo che in partita gli stessi colchoneros avevano fallito un calcio di rigore con Griezmann. Due su due le sconfitte per Simeone in finale di Champions, per l'Atlético è un incubo già visto nel 1974, quando furono battuti all'ultimo minuto dal Bayern Monaco e che rende il dato ancor più amaro: tre finali perse su tre.

"Sono orgoglioso dei miei calciatori, hanno fatto uno sforzo straordinario", ha spiegato Simeone a fine match, "abbiamo disputato una grande Champions League ed abbiamo dato il massimo. Ho detto ai miei giocatori di non piangere, perché il destino non era dalla nostra parte. Complimenti al Real Madrid, una volta di più ci è stato superiore. Nel calcio chi vince ha ragione, non credo alle ingiustizie, né sono il tipo che cerca scuse nella vita", ha poi spiegato, "abbiamo iniziato male la partita, ci siamo ripresi dopo 25 minuti, nella ripresa abbiamo dato tutto: rigore sbagliato, pressione continua, poi il rischio dello 0-2 e subito dopo il nostro pareggio. Poi sull'1-1 eravamo tutti stanchissimi, noi e loro, e ai rigori hanno vinto loro. Mi dispiace soprattutto per i miei giocatori e per la nostra gente: un'altra trasferta piena di speranza, un altro viaggio costoso, e un'altra sconfitta in finale. Penso a loro e sto male", ha concluso, prima di aggiungere una stoccatina verso Zidane: "Ha vinto la Champions dopo nemmeno cinque mesi che allena, ma lui è un privilegiato: appena diventato allenatore gli hanno fatto guidare una delle tre squadre più forti al mondo".

Il futuro però resta la grande incognita per il Cholo: l'Inter ci spera, ma lui per adesso non si sbilancia. "Non posso dire niente sul mio futuro, devo pensare molto ed a tante cose. Abbiamo fatto un grande lavoro ma poi abbiamo perso due finali in tre anni, pareggiandole tutte e due al novantesimo e poi perdendo una volta ai supplementari ed una ai rigori. Non posso essere contento, anche se ora non so quale delle due sconfitte faccia più male". I nerazzurri mantengono viva la speranza: ma prima di convincere il Cholo, servirà un grande progetto e che sia di prospettiva per gli anni a venire.

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