Inter-Roma, Pjanic: “Esaltato dal gioco di Garcia”

In estate doveva partire visti gli interessi di moltissimi club attorno a lui, poi però sono partiti altri da Roma: Osvaldo, Marquinhos, Lamela. Miralem Pjanic è rimasto, alla corte del nuovo tecnico Rudi Garcia, in attesa di capire cosa farà in futuro. Infatti, se da un lato a livello professionale ad oggi le cose vanno benissimo, da un punto di vista contrattuale è tutto in alto mare. Perchè il giocatore sta aspettando una convocazione del proprio entourage per ridiscutere la parte economica con un sostanziale ritocco all'ingaggio (il giocatore vorrebbe almeno 3 milioni a stagione). Ma ciò non sembra turbare Pjanic sempre al centro delle manovre giallorosse e pronto a sfruttare l'ottimo inizio di campionato anche a livello personale puntando dritto alla qualificazione al Mondiale brasiliano.
Obiettivo Mondiale – Potrebbe essere un obiettivo storico per la sua nazionale, l'appuntamento con Brasile 2014.Il c.t. Susic lo ha convocato per gli impegni contro Liechtenstein e Lituania e Pjanic ha risposto di par suo, confermandosi il faro indiscusso della Bosnia. Ogni azione passa per i suoi piedi, un po' come succede nella Roma di Rudi Garcia dove spesso gioca da interno ma che si trova ad occhi chiusi con Daniele De Rossi alternandosi come regista della squadra. "Questo ruolo mi piace tanto", ha ammesso, finalmente sereno nel lavorare con un allenatore "che mi esalta".
Nel segno di Garcia – Il tecnico francese è stato il primo autore della svolta di Pjanic: gli ha consegnato le chiavi del centrocampo giallorosso senza chiedergli altro e la fiducia è stata ricambiata dalle prestazioni sempre puntuali del centrocampista bosniaco. "Fin dall'inizio il rapporto tra noi è sempre stato molto chiaro. In ogni caso io non volevo andare via, volevo fare un'altra stagione alla Roma perché sto bene, perché gioco in un campionato tatticamente più evoluto rispetto a quello francese e perché volevo ripagare chi ha avuto fiducia in me". E a maggio si vedrà chi avrà ragione…