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Inter, Milan, Juventus, Roma: dove allenerà Antonio Conte?

Quattro pretendenti, quattro scenari esaltanti, quattro mondi con esigenze e obiettivi differenti. In Capitale, la sfida sarebbe ‘totale’, in bianconero il progetto avrebbe soprattutto un respiro europeo. A Milano, in rossonero carta bianca e pieni poteri, in nerazzurro dare un senso al progetto: chi sceglierà?
A cura di Alessio Pediglieri
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Conte 2.0. Il destino del tecnico barese sembra essere in Serie A dove in queste settimane si è fatta più serrata la sfida tra i principali club nel contattare l'ex ct per capire le intenzioni future dopo l'esperienza inglese al Chelsea. Milan, Inter, Juventus, Roma. Le magnifiche quattro di cui si parla insistentemente, ognuna con percentuali differenti ma tutte con le orecchie vigili su uno dei profili più vincenti per la panchina. Intanto, il diretto interessato nicchia, non si sbilancia, sta chiudendo "l'anno sabbatico" e valuta i pro e i contro.

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Conte e le quattro pretendenti

Il ritorno in bianconero porta con sè tante suggestioni: vorrebbe significare l'addio ad Allegri, il ritorno sul "luogo del delitto", il doversi confrontare con l'altro se stesso, colui che aprì il ciclo vincente. Poi, le due milanesi. Al Milan si partirebbe dalla carta bianca assoluta, in un progetto tutto da ideare, costruire, su cui investire e rischiare. All'Inter si tratterebbe di far vincere un club già sulla strada della crescita, dando trofei laddove al momento Spalletti non appare in grado di arrivare. Infine, la Roma. Una piazza storicamente complicata, esigente ma accattivante che rappresenta un salto nel vuoto ma anche una sfida personale, con alcune garanzie (Totti) già presenti.

Pro e contro: Juve, la missione europea

Alla Juventus ha vissuto 13 stagioni da calciatore e 3 in panchina ricche di successi. L'addio non è stato dei migliori, con un taglio netto e improvviso che ha lasciato la sensazione di qualcosa di incompiuto. Soprattutto sul fronte europeo. Se Conte tornasse in bianconero, il ‘bis' punterebbe soprattutto sul riscatto internazionale. In Serie A non avrebbe nulla da dimostrare, in Champions inizierebbe un nuovo progetto dalle grandi motivazioni.

Pro e contro: Milan, carta bianca e pieni poteri

A Milano, Conte è conteso da entrambi i club con diversi destini nel medio-lungo termine. Il Milan, al di là dell'attuale crisi, è un cantiere aperto dove tutto è da programmare, ma Antonio Conte avrebbe completamente carta bianca, come piace a lui. Sul mercato, sulle scelte tecniche, sullo staff, sulle tempistiche e sugli obiettivi. Tantissimo da rischiare, ma altrettanto da raccogliere con una società alle spalle pronta ad investire.

Pro e contro: Inter, il progetto già avviato

Lo stesso presupposto dell'Inter ma con la certezza di un club che è più avanti nel progetto. Anche perché se in rossonero, l'Europa potrebbe essere solamente una parentesi, in nerazzurro la Champions League è una garanzia. Non una condizione senza la quale non allenare, ma conoscendo l'ego di Conte un elemento che potrebbe ancora fare la differenza.

Pro e contro: Roma, la sfida ‘pazza' e totale

Infine, la Roma. La società che al momento è più vicina a Conte rispetto alle altre, soprattutto per il pressing di Francesco Totti che si è proposto quale garanzia assoluta per permettere al tecnico di lavorare al meglio. In Capitale la partita si disputerebbe su più fronti. Conte dovrebbe imporre la propria mentalità alla proprietà, spesso lontana e carente; dovrebbe imporsi su una piazza storicamente volubile e – a suo modo – spietata; potrebbe riportare il club ai vertici gestendone l'insieme senza pressioni particolari vista la cronica incapacità di raggiungere i successi.

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