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Inter, Marotta: “Conte nervoso per Torino? No, per lui è una partita come tante altre”

A margine della gara europea contro il Ludogorets, l’amministratore delegato nerazzurro ha parlato dell’imminente sfida scudetto contro la Juventus: “Sarà una partita non fondamentale ma importante. La gara a porte chiuse? Situazione surreale, perché il pubblico è una componente fondamentale del calcio. Sono però d’accordo con Agnelli quando dice che la tutela dei cittadini va salvaguardata”.
A cura di Alberto Pucci
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C'è da giocare la gara di ritorno di Europa League contro il Ludogorets, ma la testa di molti tifosi nerazzurri è già allo scontro scudetto con la Juventus del prossimo weekend. A margine della gara europea contro la formazione bulgara, Beppe Marotta ha parlato proprio dell'imminente ritorno dell'attuale allenatore interista in quello che è stato il suo stadio per molti anni. "Come sta vivendo Conte la vigilia della sfida dello Stadium? Come una partita normale di campionato, vuole dare il massimo e ricevere il massimo".

Le porte chiuse e la situazione surreale

"Da domani mattina penserà alla Juventus – ha aggiunto Marotta ai microfoni di Sky – sapendo che sarà una partita non fondamentale ma importante, per il livello dell’avversario di turno". Tra le domande posto all'amministratore delegato nerazzurro, non poteva mancare quella legata all'assenza dei tifosi contro il Ludogorets e contro la Juventus: "È una situazione surreale, il pubblico è una componente fondamentale del calcio e senza pubblico si sminuiscono le emozioni. Ma c'è un decreto legge molto chiaro che vale fino a domenica a mezzanotte, il giocare a porte chiuse è una cosa forzata ma sono d'accordo con Agnelli che ha detto che la tutela dei cittadini va salvaguardata. Accettiamo seppur a malincuore queste decisioni".

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L'impegno europeo a poche ore dalla sfida scudetto

Dopo aver parlato del ritorno di Samir Handanovic ("La frattura si è rimarginata e può tornare in gruppo. Starà a Conte decidere chi far giocare"), Beppe Marotta ha infine parlato della differenza tra Champions ed Europa League a poche ore dai novanta minuti di Torino: "Ci sono contenuti diversi, ma le motivazioni devono essere sempre alte. Cambia anche nella programmazione dei viaggi visto che si rischia di rientrare il venerdì mattina e bisogna modulare la preparazione. Ma bisogna onorare questa competizione, anche in contesti surreali come questo perché giocare senza pubblico aumenta le difficoltà dei giocatori".

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