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Inter-Juventus, il derby d’Italia passa dai piedi di Brozovic e Pjanic

Marcelo Brozovic e Miralem Pjanic sono tra i migliori interpreti del loro ruolo in Italia e in Europa. I dati delle prime sei partite di Serie A sono molto simili: entrambi hanno precisione passaggi nella propria metà campo del 95%, nella metà campo avversaria di 87% (Brozovic) e 86% (Pjanic) e anche nei recuperi i numeri sono praticamente gli stessi (1,8 l’interista e 1,7 lo juventino). La differenza maggiore, visto che entrambi sono andati a segno due volte e il numero di cartellini gialli è 2 a 1 per lo juventino, sta nelle precisione palle lunghe (79% del croato e 66% del bosniaco) e nel possesso perso (11.7 il nerazzurro e 9.2 il bianconero).
A cura di Vito Lamorte
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Il pensiero calcistico comune dice che nelle grandi sfide c'è bisogno di uomini che facciano la differenza soprattuto in attacco ma, probabilmente, questa massima rivela solo una parte di verità. Le giocate degli attaccanti possono risolvere problemi, questo senza dubbio, ma nelle gare che contano sono gli "uomini pensanti" delle squadre a capire come, dove e se possibile indirizzare i match a proprio favore. Sotto questo punto di vista Inter e Juventus in scuderia possono vantare due dei migliori registi della Serie A, se non d'Europa: Marcelo Brozovic e Miralem Pjanic sono tra i migliori interpreti di questo ruolo e saranno i protagonisti di uno dei duelli decisivi del derby d'Italia che si giocherà a San Siro.

Brozovic e Miralem, numeri alla mano

I dati delle prime sei partite di Serie A di questi due ragazzi sono molto simili: entrambi hanno precisione passaggi nella propria metà campo del 95%, nella metà campo avversaria di 87% (Brozovic) e 86% (Pjanic) e anche nei recuperi i numeri sono praticamente gli stessi (1,8 l'interista e 1,7 lo juventino). La differenza maggiore, visto che entrambi sono andati a segno due volte e il numero di cartellini gialli è 2 a 1 per lo juventino, sta nelle precisione palle lunghe (79% del croato e 66% del bosniaco) e nel possesso perso (11.7 il nerazzurro e 9.2 il bianconero). Per il resto, queste prime gare hanno mostrato come Brozovic vada spesso in difficoltà nelle situazioni in uscita per eccesso di sicurezza mentre per Pjanic il tasto dolente restano sempre i duelli aerei.

La mappa di calore delle prime sei gare di Pjanic. (wyscout.com)
La mappa di calore delle prime sei gare di Pjanic. (wyscout.com)

Brozovic, Pjanic e la crescita tra le mani di Spalletti

Chi ha aperto la strada in maniera decisa a Brozovic e Pjanic in questo ruolo è stato soprattutto Luciano Spalletti. A Roma Mire era stato provato in quel ruolo già da Rudi Garcia ma il tecnico di Certaldo lo ha avviato ad una specializzazione che poi sia compiuta a Torino nel segno di Allegri. Discorso diverso per Brozo: arrivato a Milano come mezz'ala offensiva, il tecnico toscano lo ha incasellato davanti alla difesa e da lì non si è più mosso, che fosse squadra di club o nazionale. Questo percorso potrebbe trovare ulteriore sviluppo quest'anno, visto che sia Conte che Sarri hanno in loro gli uomini chiave per determinare possesso e sviluppi in verticale del gioco.

La mappa di calore delle prime sei gare di Brozovic. (wyscout.com)
La mappa di calore delle prime sei gare di Brozovic. (wyscout.com)

Conte, Sarri e i loro quarterback

Brozovic e Pjanic sono davvero le menti delle loro squadre e, difatti, quando non sono in campo l'impostazione della manovra cambia totalmente. Basta vedere un po' il raggio d'azione occupato in queste prime sei gare (le mappe di calore mostrate poco sopra rendono bene l'idea) e analizzare un po' i dati, che non sono tutto ma aiutano, per capire che tipo di giocatori sono e che nelle loro mani ci sono i destini di Inter e Juventus.

Quello che noi chiamiamo ‘regista' dall'altra parte del mondo viene definito ‘volante' ma, in poche parole, parliamo sempre del cervello della squadra: l'uomo che legge prima il gioco e intorno al quale si sviluppa tutta la manovra. Una sorta di quarterback del football americano, in pratica.

Sicuramente Antonio Conte e Maurizio Sarri avranno studiato delle contromisure per provare a contrastarli e fargli giocare il minor "palloni puliti" possibili ma questo dipenderà sempre tanto dalle situazioni che si verranno a creare durante il match. La domanda Quale dei due quarterback diventerà preda della difesa avversaria e quale invece riuscirà a lanciare nel miglior modo possibile i propri giocatori d'attacco? Lo sapremo tra qualche ora.

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