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Inter-Icardi: San Siro non perdona, addio tra i fischi per l’ex capitano

L’ultima giornata di campionato regala la Champions League all’Inter ma anche i titoli di coda con Mauro Icardi. L’argentino sbaglia anche un rigore ed esce da San Siro tra i fischi dei propri tifosi. Una conclusione amara, dopo una storia d’amore in cui Icardi è stato trascinatore, goleador e capitano.
A cura di Alessio Pediglieri
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Finisce così l'avventura di Mauro Icardi con l'Inter: al 74′ di Inter-Empoli, dopo aver sbagliato un rigore e tra i fischi di San Siro. Una immagine ingiusta nei confronti di un attaccante che nelle ultime stagioni ha dettato le vittorie nerazzurre, riuscendo a trascinare la squadra quando ce n'era bisogno, confermandosi bomber di razza vincendo le classifiche marcatori. Eppure, il sipario è calato nel modo peggiore, con una conclusione che non rende merito né all'argentino né ai tifosi.

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Troppi gli screzi stagionali, gli ultimatum, le ripicche, tra autobiografie, post su Instagram, rapporti tesi tra mogli-procuratrici, gesti e parole di incomprensione. E quel rigore sbagliato contro l'Empoli che poteva e doveva essere il classico gol d'addio davanti alla propria gente, in un San Siro gremito da 70 mila tifosi, in una gara che valeva ed è valsa la qualificazione alla prossima Champions League.

L'addio tra i fischi e il rigore sbagliato

Un tiro dagli undici metri che è valso la sentenza di San Siro: fischi. Che valgono adesso la certificazione dell'addio che avverrà in estate durante la sessione di calciomercato e che vedrà la separazione tra giocatore e club nerazzurro. Adesso le strade si divideranno, con Icardi che dovrà decidere dove andare a giocare e a rinascere dopo una stagione negativa sotto quasi ogni aspetto sportivo. Le possibilità e le scelte non mancano, alla fine però il divorzio arriverà.

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I numeri di Icardi nell'Inter

Icardi lascia l'Inter dopo esserne stato il capitano (dal 2015 al febbraio 2019) e a lunghi tratti il condottiero. Lascia i colori nerazzurri dopo 218 gare tra campionato e coppe, e numeri importantissimi: 124 gol, 28 assist con due titoli da capocannoniere (14/15 con 22 reti e 17/18 con 19 gol). Lascia con numeri importanti anche dentro la storia di sempre dell'Inter, entrando di diritto tra i top goleador nerazzurri.

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