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Inter, Handanovic: 300 volte in nerazzurro, da leader e capitano

Samir Handanovic ha brindato al quinto successo consecutivo dell’Inter in campionato, con una strepitosa prestazione. Almeno quattro parate decisive per salvare l’1-0 firmato da D’Ambrosio e per festeggiare al meglio la sua 300a presenza con la maglia nerazzurra: “E’ il momento di vincere qualcosa”
A cura di Alessio Pediglieri
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La vittoria sulla Lazio ottenuta grazie al gol partita di Danilo D'Ambrosio è coincisa con le 300 presenze in nerazzurro di Samir Handanovic, il portiere sloveno che ha ereditato a metà stagione dell'anno passato la fascia da capitano di Mauro Icardi. Oggi, il portiere nerazzurro ha festeggiato il traguardo riuscendo anche a strappare applausi da tutta San Siro per almeno quattro interventi decisivi sugli attaccanti della Lazio.

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Una, due, tre, quattro. Le parate decisive di Handanovic sono state tante e tutte decisive per permettere all'Inter di portare a casa la quinta vittoria su cinque giornate di Campionato aprendo un piccolo solco con le avversarie: -2 la Juventus, -5 il Napoli. Un ‘gap' che significa poco al momento, ma che è pur sempre un segnale forte. Che passa anche attraverso i guanti di Samir Handanovic.

La miglior difesa della Serie A: 1 solo gol

Non è un caso se i nerazzurri non solo si presentano da mercoledì sera come la capolista solitaria in Serie A e con la miglior difesa del campionato. In 5 gare, in 450 minuti, Handanovic ha incassato solamente una rete, in trasferta al secondo turno, contro il Cagliari. Per il resto, quattro shot-out per l'estremo nato a Lubiana 35 anni fa.

300 presenze e quel trofeo che manca

Sinceramente mi manca alzare qualcosa di importante con la maglia nerazzurra. Questa striscia di vittorie significa correggere gli errori che ci sono stati e pensare a sabato. Abbiamo tralasciato qualcosa ma non siamo stati puniti, però non dobbiamo pensare di aver fatto bene.

Per Handanovic l'avventura in nerazzurro ha tagliato le 300 candeline ma è ancora lontana dal dover finire. Tutto è iniziato nel 2012-2013 quando venne prelevato dall'Udinese dove aveva giocato già 5 stagioni in serie A. Un'intuizione vincente, per portare l'allora 28enne estremo che non ha più abbandonato i pali della Beneamata vivendo al momento sette stagioni in cui è mancato solamente il trofeo.

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