Inter, hai visto Banega? Con Di Maria piega il Cile

Banega per Di Maria,Di Maria per Banega. Potremmo racchiudere Argentina-Cile in una frase. La squadra di Gerardo si è imposta per 2 a 1 grazie alle reti di questi due meravigliosi giocatori e si candida ad un ruolo da protagonista in questa Copa America del Centenario. Gli argentini hanno portato a casa una gara, che nella prima frazione era molto equilibrata, grazie alle giocate dei due top player i quali si sono serviti a vicenda in occasione dei goal e hanno messo in mostra tutta la qualità a loro disposizione. Il ritmo è subito vertiginoso al Levi's Stadium. Al 2′ traversa di Gaitan su cross di Di Maria da sinistra. L'ala del Benfica parte da destra e taglia verso il centro: anticipo su Jara ma esito senza fortuna. Sempre Argentina nella fase iniziale: Di Maria calcia al lato di poco e Rojo con un colpo di testa su calcio d'angolo di Di Maria mettono pressione a Bravo. Il Cile prova a tenere i ritmi bassi e verticalizzare all'improvviso ma la migliore occasione per la Roja arriva su un'azione in uscita della difesa albiceleste: al 33′ Alexis Sanchez calcia da breve distanza ma Romero risponde in maniera eccellente. L'Argentina prova a palleggiare con i centrocampisti e le ali ma non riesce ad essere veramente pericolosa perché la squadra di Pizzi è molto ordinata e ben messa in campo.
Il Cile nella ripresa sembra essere più convinto e parte con un bel forcing ma al minuto 51 l'Argentina passa in vantaggio con Angel Di Maria che sfrutta un bel passaggio di Banega e batte Claudio Bravo sul primo palo. L'Albiceleste ha recuperato una palla nel cerchio centrale a Diaz con il centrocampista del Siviglia, prossimo sposo dell'Inter, che, dopo aver fatto qualche passo, ha servito El Fideio sulla corsa in maniera perfetta.
Adesso le squadre sembrano viaggiare su velocità diverse e, difatti, i ragazzi del Tata Martino raddoppiano: Gaitan recupera in scivolata, la palla finisce a Mascherano che imbecca Di Maria tra le linee. Il numero 7 parte a tutta velocità e consegna il pallone a Banega: stop di sinistro, tocco di destro, calcio di sinistro e palla in rete.
Al minuto 93 il Cile accorcia le distanze con Jose Fuenzalida grazie ad un colpo di testa ma la complicità di Romero su questo goal è davvero clamorosa: uscita fuori tempo e senza alcun criterio tecnico di lettura del cross su palla da fermo.
Stasera l'Argentina ha messo in mostra una buona organizzazione e una umiltà che non è di tutte le grandi squadre. Inoltre le reti della squadra di Gerardo Martino sono arrivate grazie ad un pressing quasi scientifico che gli ha permesso di trovare sempre il Cile scoperto in uscita. La squadra di Pizzi dopo un buon primo tempo ha perso un po' di concentrazione nella parte centrale della ripresa che è costata molto cara. Ha provato a riaprirla ma il goal è arrivato troppo tardi.
Banega, tecnica e garra
Stasera l'asse principale della nazionale di Martino aveva un'origine geografica ben definita: la città di Rosario. Si, perché sia Banega che Di Maria sono nati nella "città del calcio". Uno è ‘leproso' e l'altro e ‘canalha' ma parlano la stessa lingua con un pallone tra i piedi. Il centrocampista che dovrebbe approdare all'Inter alla fine del torneo ha messo in mostra una parte del suo repertorio: in un centrocampo a tre con Mascherano e Augusto Fernandez, il rosarino è l'uomo di costruzione di Martino insieme ai due laterali. Tempi di gioco, movimenti sul pressing e grande tecnica di base. Ever è un giocatore che potrebbe davvero essere l'uomo giusto per l'Inter di Roberto Mancini che quest'anno ha accusato la mancanza di un uomo d'ordine e con i piedi fini nella linea mediana.
L'altro grande protagonista della serata di Santa Clara è stato Di Maria, giocatore che non smette mai di stupire: El Fideo riesce a far sembrare semplici anche giocate complesse e se sarà in palla tutto il torneo come stasera, la Copa America può diventare davvero interessante per l'Albiceleste.