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Inter-Genoa, Mazzarri: “Serve tempo, si apre un ciclo”

Il tecnico al debutto sulla panchina nerazzurra nella sfida di San Siro.
A cura di Maurizio De Santis
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Walter Mazzarri sceglie la diplomazia (e la scaramanzia) e alla vigilia della sfida contro il Genoa, che segna il suo debutto a San Siro dopo l'avventura sulla panchina del Napoli, non si sbilancia. Pragmatico com'è rilancia: "Sono abituato a parlare con i fatti". E i fatti, almeno per ora, gli consegnano una squadra ancora in cantiere sia per la condizione fisica, sia per le operazioni di mercato, sia per il passaggio ai vertici del club da Moratti a Thohir e alla sua cordata indonesiana. Lui, però, taglia corto. "Di Eto'o non parlo". Le vicende societarie, invece, le affronta di striscio puntando l'attenzione sui calciatori: "Quello che è nella testa di ogni ragazzo quando va a casa non posso saperlo, ma per come si allenano credo che nessuno pensi ad altro se non a cercare di seguirmi al meglio".

Si fa sul serio. "Il calcio d'agosto non conta, gli impegni veri ci diranno a che punto siamo. Le partite disputate fino a oggi mi sono servite a conoscere meglio la rosa, ma è necessario che passi ancora del tempo per fare al meglio le conoscenze. Giorno dopo giorno vedremo dove può arrivare questa squadra, ma stiamo partendo da zero, si apre un ciclo, ci sono tanti ragazzi giovani: in questo caso, gli addetti ai lavori seri dicono che ci vuole tempo, mi sembra che anche la gente che ho incontrato per strada ne sia cosciente".

Icardi e Belfodil, crescita rapida. "Alla prima di campionato i giocatori al massimo sono al 60-70% della forma, questo vale per tutti e anche per loro due che, in più, devono fare in fretta quel passo importante come è successo lo scorso anno a Insigne. Non è la stessa cosa giocare in una squadra di media fascia e in una con un grande blasone".

Il passato non conta. Niente paragoni con Stramaccioni e una stagione – quella scorsa – maledetta. "Non mi piace fare confronti, ma l'esperienza passata deve servire per non ripetere determinati errori. Ho dato dei consigli ai calciatori, all'esterno dico soltanto che le squadre che ho allenato in precedenza hanno sempre avuto un equilibrio tattico definito e un'identità precisa". In bocca al lupo al Napoli. "Ho fatto 4 anni importanti, faccio volentieri un in bocca al lupo a tutti, alle persone che mi sono state vicine, alla gente che mi ha dato forza e calore".

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