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Inter, Eto’o: ho buoni rapporti con tutti, tranne che con Benitez

Eto’o al ‘Chiambretti Night’ si racconta e rivive il rapporto con tutti i suoi allenatori. Con cui è ancora in contatto, tranne che con Benitez.
A cura di Alessio Pediglieri
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Eto'o

Al ‘Chiambretti Night' ci sarà Samuel Eto'o che parlerà a 360 gradi della sua avventura nel mondo del calcio. L'interista sarà protagonista assoluto nella trasmissione "solo per numeri 1".

Molti i temi trattati come quello del problema di pari opportunità dei bambini africani, da sempre in difficoltà rispetto ai coetanei di altri continenti: "Sono più ricco non per il soldi, ma perché ho realizzato il mio sogno. Dio ha voluto che io facessi quello che voglio e ho vinto tanto. Pochi bambini neri hanno la mia fortuna ora, ma stiamo lottando perché molti più bambini abbiano questa opportunità. La mia fondazione e quella di Drogba si stanno impegnando per questo".

Un Eto'o inedito che non disdegna di parlare di calcio e dei suoi ex allenatori. Inziando da Josè Mourinho: "Quando si gioca a calcio la cosa più importante è vincere. A un certo momendo lo scorso anno dovevamo dare tutti di più. Quando Mourinho me l'ha chiesto, ci ho provato ed è andata bene. La visione di Mourinho nell'Inter è stata diversa dagli altri. Lui è un numero uno e lo ha dimostrato".

Poi, un ricordo anche per Fabio Capello: "Mi ha fatto lavorare molto e sodo. Ci allenavamo di pomeriggio e mi diceva questo non lo fai bene, fallo meglio. Dopo qualche anno mi ha detto: "L'ho fatto perché sapevo dove potevi arrivare".

Non poteva mancare Pep Guardiola con cui Eto'o ha avuto qualche diverbio a Barcellona: "Pep è un grande allenatore. Abbiamo avuto come in ogni squadra dei diverbi, ma quando sono andato via Barcellona non avevo rimorsi per quello che avevo fatto, né in campo né fuori".

Infine, spazio anche all'ultimo in ordine di tempo, Rafa Benitez. Anche per Eto'o un rapporto mai iniziato: "Fino alla partita contro la Juventus abbiamo giocato bene. Ci sono cose che succedono nello spogliatoio che io tengo per me. Lo ringrazio perché ci ha abituato a vincere due coppe e lo ringrazio per quello che ha fatto per noi. Con Guardiola mi sento ancora, anche con Mourinho, sempre. Con Benitez? No".

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