Inter, esonero Benitez, Sacchi: un errore mandarlo via

Arrigo Sacchi ha detto la sua sul Pallone d'oro 2010 il cui podio ha visto escluso Wesley Sneijder: una scelta giusta, ha sottolineato Sacchi, andando controcorrente ed eleggendo i tre del Barcellona quali migliori giustificati da Mondiale e da un anno strepitoso con i colori azulgrana.
Ma non finisce qui la voglia di Sacchi di fare il bastian contrario e se per Sneijder è andato contro l'Inter ecco schierarsi dalla parte nerazzurra quando si parla di allenatori.
Per lui, infatti, Rafa Benitez non si deve toccare, vittima di tanta sfortuna costellata da infortuni, da un ambiente saturo di vittorie, da risultati a volte contrari non per demeriti suoi.
"Ammiro molto Benitez – sottolinea Sacchi – è un tecnico di spessore e molto saggio. Ha vinto la Champions con il Liverpool, è tornato, sempre con i Reds, in finale, ha vinto Uefa e campionati con il Valencia: i trofei parlano per lui".
Mentre tutti cercano il sostituto, Sacchi punta ancora sullo spagnolo, vedendolo quale alternativa giusta nel dopo-Mourinho e come professionista esperto per mantenere l'Inter ai vertici italiani e mondiali.
Intanto, si parla di esonero imminente, di un Mondiale ad orologeria in cui il vero e unico imputato è proprio Benitez.
Ma Sacchi non è convinto dell'eventualità di un cambio in corsa, visto più deleterio che riparatore. "E' chiaro che spetta al presidente Moratti fare queste scelte. Io posso solo dire che ho una fiducia totale in Benitez". Forse, oggi come oggi, è davvero l'unico ad averla.