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Inter: 6 anni di vittorie nerazzurre e 15 trofei, tra grandi e piccoli Triplete

Dalla Coppa Italia 2005 alla Coppa Italia 2011: viaggio nei sei anni di trionfi nerazzurri tra Mancini, Mourinho, Benitez e Leonardo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Con la vittoria del 29 maggio 2011, l'Inter ha chiuso la stagione 2010-2011 con il ‘piccolo' Triplete: Supercoppa italiana, Mondiale per Club, Coppa Italia. Confermando l'attuale propensione alla vittoria e ai successi chiudendo un ciclo di sei stagioni con ben 15 titoli conquistati. E' questo l'elemento più significativo, al di là di triplette più o meno valide o di comodo. Due titoli e mezzo all'anno, un trionfo ogni quattro mesi. E' vero, nel calcio ha poco senso ridurre tutto ad una media ma solamente in questo senso, ciò che di buono ha fatto l'Inter prende vita.

MANCINI, RE DI COPPA – La squadra nerazzurra ha vissuto il suo incipit di successi proprio con la Coppa Italia. Si era nel 2005, nell'era pre-Calciopoli, con un Roberto Mancini già imperatore del trofeo nazionale vinto sia da giocatore che da allenatore e pronto a confermarsi ai massimi livelli con una grande che l'aveva ingaggiato per rinascere.

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Obiettivo raggiunto, proprio con il ‘Mancio' e con Calciopoli inizia l'era delle vittorie nerazzurre. E col senno del poi, quella Coppa Italia – prodotto italiano sempre bistrattato dal sistema – assume un significato importante, quasi essenziale per essere stato il coperchio tolto del vaso della Pandora nerazzurra. In quell'edizione dove la superpotenza Juventus abdica già agli ottavi contro l'Atalanta e il Milan si ferma ai quarti con l'Udinese e tengono testa solamente le società che vedono la Coppa come un ripiego per emergere, l'Inter si impone in finale contro la Roma il 12 giugno nel segno dell'Imperatore d'allora, Adriano autore della doppietta decisiva. Da quel trofeo, presto è iniziato il cammino verso gli altri. Il 20 agosto 2005, arriva la Supercoppa Italiana, la seconda. La sfida è contro la Juventus e viene vinta dopo i tempi supplementari. Siamo ancora nel pre-Moggiopoli del calcio italiano e questo successo aprirà le porte per una stagione in cui l'Inter si ritroverà con uno scudetto assegnato a tavolino ma anche una nuova Coppa Italia vinta sul campo. Mancini si conferma il Re di Coppa e la Roma la perfetta vittima sacrificale: l'11 maggio 2006, il 3-1 all'Olimpico regala il quarto trofeo in due stagioni.

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I FIGLI DI CALCIOPOLI – Poi, nell'era post-Calciopoli inizia il dominio incontrastato. L'unico anello mancante che pesa come piombo è l'affermazione europea. La Coppa dei Campioni, oggi Champions League manca da oltre 40 anni e ogni eliminazione viene vissuta come una tragedia. Anzi, a livello societario viene richiesto espressamente a Mancini di vincere in Europa, quasi il resto fosse scontato. Il 2006 inizia come l'anno precedente: 26 agosto, vittoria in Supercoppa (contro la Roma battuta 4-3) e finisce ancora con uno scudetto, il quindicesimo, vinto sul campo con la conclusione del torneo il 27 maggio 2007. Ma è l'anno anche della clamorosa eliminazione in Champions nella doppia sfida con il Valencia finita in rissa. L'ennesima conferma che la competizione europea rimane un problema per l'Inter e per Mancini che apre la sua quarta e ultima stagione con un unico obiettivo: la Champions League. Sarà l'anno del secondo scudetto vinto sul campo, dell'era post-Calciopoli, il settimo trofeo in quattro anni ma è la stagione in cui Massimo Moratti decide di cambiare, non senza qualche errore di troppo, guida alla squadra. In Champions l'Inter viene sconfitta dal Liverpool e la stessa sera nella conferenza stampa post-gara, l'11 maggio 2008, Mancini si autoesonera da allenatore, per poi tornare sui propri passi e per essere allontanato ufficialmente dalla società il 29 maggio. Il 2 giugno 2008, inizia l'era di Mourinho.

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12 TROFEI IN 4 ANNI – Il tecnico portoghese ha una eredità pesante da portare avanti. In quattro anni, Mancini ha dato all'Inter tre scudetti, due Coppe Italia e altrettanti Supercoppe italiane. Ma il Mago di Setubal riuscirà a fare di meglio. Dopo un anno di astinenza, il 24 agosto 2008, l'Inter ritorna regina di Supercoppa battendo ancora una volta la Roma, ai calci di rigore 8-7, dopo un entusiasmante 2-2 sul campo. E' il primo ‘titulo' di Mourinho che lo dedica al suo predecessore Mancini. La stagione si concluderà con il diciasettesimo scudetto alzato in trionfo a San Siro il 13 maggio 2009, il quarto consecutivo, il nono trionfo dal 2005. E' la vigilia della stagione del ‘triplete', il vero ‘Treble', certificato dall'Uefa malgrado Galliani un giorno cercherà di ridurre ad una semplice ‘invenzione' nerazzurra. La Supercoppa agostana viene lasciata alla Roma e questa sarà l'unica pecca stagionale. Il 5 maggio 2010 l'Inter trionfa ancora una volta in Coppa Italia, ancora sulla Roma, per 1-0 gol di Milito; il 16 maggio 2010 arriva il diciottesimo scudetto; il 22 maggio la terza Champions League. In totale, dal primo trionfo di Mancini del non lontano 12 giugno 2005, le coppe e i trofei alzati al cielo sono 12 in 59 mesi. Ma non finirà lì.

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IL PICCOLO TRIPLETE – Salutato Mourinho, arriva l'attuale stagione con l'arrivo di Rafa Benitez prima e di Leonardo poi. Una stagione travagliata ma che vive di vittorie. Viene fallito l'appuntamento con la Supercoppa Europea: 2-0 per l'Atletico Madrid di Forlan, ma il 21 agosto 2010 era arrivata la quinta Supercoppa Italiana: 3-1 alla Roma. Viatico che prepara al Mondiale per Club di dicembre. L'appuntamento è di quelli che non si possono nè si devono fallire. L'Inter ci arriva logorata nei muscoli e nella mente ma tra il 15 e il 18 dicembre 2010, agli ordini di Benitez, i nerazzurri si laureano Campioni del Mondo battendo con un doppio perentorio 3-0 prima i coreani del Seongnam, poi, in finale, i congolesi del Mazembe. Da lì a qualche settimana, Benitez lascerà per Leonardo. Altra pesantissima eredità: far dimenticare lo spagnolo e riportare squadra e società ai fasti dell'era Mancini e Mourinho. Lo scudetto sfilerà tra le dita il 2 aprile 2011, nel derby contro il Milan perso 3-0, ma il 29 maggio l'Inter alzerà di nuovo un trofeo: la Coppa Italia, la settima della storia nerazzurra, il primo titolo per Leonardo, il quindicesimo trofeo in sei anni.

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