Insulti razzisti nel torneo in onore di Wojtyla, il Watford ritira la squadra

Al peggio non c’è mai fine. Anche in un torneo giovanile intitolato alla memoria di Giovanni Paolo II si possono ascoltare insulti razzisti. Tutto è accaduto nel match tra il Latina, la squadra di casa, e il Watford, squadra londinese della famiglia Pozzo, che si giocavano la finale del torneo. All’inizio del secondo tempo, con i nero-azzurri in vantaggio per 1 – 0, il tecnico dei ‘Calabroni’ David Hughes ascolta degli insulti razzisti verso Mensah, il suo miglior calciatore, e decide di ritirare la squadra.
Zola – L’organizzazione antirazzista ‘Kick It Out’ ha chiesto un’indagine. Né David Hughes, né i Pozzo hanno voluto commentare la notizia in modo ufficiale, anche se pare che l’insulto razzista possa essere arrivato da un calciatore del Latina o da un componente dello staff. Zola, tecnico del Watford dei grandi, ha rilasciato delle dichiarazioni al Watford Observer: “Ho parlato con David Hughes e mi ha riferito alcune cose, stiamo esaminando la questione per capire cosa sia successo di preciso. Certamente non mi piace l’accaduto, ma prima di aggiungere altro voglio sentire gli organizzatori per capirne di più.”
Latina si difende – L’insulto razzista non è stato ascoltato né dall’arbitro né dal giudice sportivo né dagli organizzatori del torneo, che si preparano per l’altra semifinale che domani giocheranno Roma e Lazio. Il presidente della squadra pontina Pasquale Maietta, nato da padre italiano e madre etiope, difende la sua città e il suo club: “La nostra non è una città razzista, lo dimostra il fatto stesso che io stato eletto in Parlamento, pur essendo di colore. Per cui non credo assolutamente a questa vicenda di insulti razziali.”