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Insulti razzisti a baby calciatore. Toglie la maglia e lascia il campo in lacrime

Giovane di colore bersagliato per tutta la partita in una gara del campionato provinciale juniores giocata in Ciociaria.
A cura di Maurizio De Santis
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una gara di calcio giovanile

Ancora un caso d'intolleranza, questa volta sui campi di calcio giovanile. E' successo sabato scorso, ma s'è saputo solo oggi: un baby calciatore di colore è stato bersaglio di insulti e cori razzisti durante la partita del campionato provinciale juniores che si è giocata a Sant'Elia Fiumerapido, nel Cassinate. Il ragazzi, 17enne, attaccante dello Sporting Club di Pontecorvo, a un certo punto non ce l'ha fatta più: in lacrime si è sfilato la maglietta e ha abbandonato il campo. Come Boateng, in occasione dell'amichevole giocata a Busto Arsizio tra Pro Patria e Milan. Insieme a lui sono usciti tutti i compagni di squadra. Adesso, si attende il verdetto del Giudice Sportivo ma molto dipenderà da quanto elencato dall'arbitro nel referto. Lo Sporting rischia una sanzione per aver abbandonato il campo. Una settimana fa il giudice sportivo della Lega Pro diede partita persa e un punto di penalizzazione al Casale, che in un torneo Berretti aveva lasciato il campo dopo presunti insulti razzisti a un proprio attaccante di origine brasiliana da parte degli avversari della Pro Patria. Per il giudice la motivazione addotta non aveva trovato conferme.

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