Insigne e la 10 in Nazionale, replica a Rivera: “Le critiche le lascio agli altri”
Come si evita un avversario che entra a gamba tesa? Lorenzo Insigne tira fuori dal cilindro la sua specialità e dribbla così le critiche – durissime come un tackle – per la prestazione contro la Spagna non da ‘numero dieci'. In effetti, il 26enne calciatore del Napoli non ha giocato da dieci che illumina l'azione e nemmeno da ala che taglia a fette la difesa avversaria. Nel 4-2-4 di Ventura preso a pallate dagli iberici s'è ritrovato a fare il terzino su quella corsia dove in genere fa cosa da ‘magnifico'. Lui e Verratti, che il trend di mercato valuta 100 milioni, sono stati tra i principali imputati della disfatta al ‘Bernabeu'.
All'orizzonte c'è la gara contro Israele. altro passo per blindare il secondo posto in chiave playoff di qualificazione al Mondiale di Russia 2018: Insigne avrà un'altra chance per riprendersi gli attestati di stima e mettere a tacere le obiezioni. Lo sa bene, anche questo fa parte del gioco… dipende sempre da quale lato della tv ti trovi. E allora alle parole di Gianni Rivera, l'ex golden boy del Milan e della Nazionale che ha usato un tono poco felice ("ormai la 10 la può mettere chiunque, la mettono anche i portieri, anche Insigne…") replica così:
Le critiche le lascio agli altri – ha ammesso Insigne ai microfoni di ‘Sky Sport' -. Sono sereno e quando vado in campo a me non interessa con quale numero gioco ma solo a fare sempre il meglio. Nelle ultime due partite in cui ho giocato con la 10 tutti mi hanno esaltato. Ci stanno anche le critiche, è normale. Però è certo che cerchi sempre di dare il massimo e dimostrare sul campo quanto valgo.
Le scelte di Ventura, quale Italia in campo? Per la sfida di martedì sera si rivedrà all'opera la stessa Nazionale impegnata contro le Furie Rosse: eccezion fatta per i cambi forzati in difesa per la squalifica di Bonucci che s'è unita all'infortunio di Chiellini e per il forfait di Spinazzola (sostituito da Zappacosta), gli Azzurri si schiereranno con lo stesso modulo (4-2-4) sperando di ammirare (anche) un Insigne di nuovo ‘magnifico'.