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Inno di Mameli prima delle partite: il Governatore dell’Alto Adige si oppone

Durnwalder si oppone all’iniziativa del Coni.
A cura di Jacopo Giove
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ARCHIVBILD LUIS DURNWALDER

Il prossimo diciassette marzo sarà festa nazionale. Centocinquant'anni dall'unità d'Italia, una ricorrenza importante che il Coni ha deciso di omaggiare con una iniziativa: far eseguire il nostro inno nazionale su tutti i campi per testimoniare la compattezza del paese dall'estremo nord all'estremo sud. Come spesso accade in queste circostanze però si è sollevata una polemica. Il governatore Svp dell'Alto Adige, Luis Durnwalder, rispondendo al giornale Dolomiten, che gli chiede di prendere posizione su una disposizione del Coni, ha dichirato: "Non se ne parla nemmeno. La Provincia ha competenza primaria sul settore dello sport, quindi la disposizione del Coni non sarà applicata".

Sicuramente una uscita poco felice, anche perchè l'Alto Adige proprio in quanto territorio a statuto speciale avrebbe dimostrato ancora di più l'unità dell'Italia. La regione non ha squadre in Serie A e nemmeno in Serie B, ma ci sono comunque compagini che nelle serie minori si fanno rispettare ed hanno rilanciato il calcio in luoghi dove solitamente i ragazzini si dedicano ad altri sport decisamente più invernali.

Si attende adesso la replica del Coni, che dovrà comunque necessariamente esprimersi sulla questione e magari cercare di far capire l'importanza dell'iniziativa anche al Governatore dell'Alto Adige.

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