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Inglese chiama Napoli: “Sogno la Champions ma so che con Sarri è dura”

Il Napoli ha qualche difficoltà in attacco e a gennaio potrebbe già prendere Roberto Inglese, acquistato nell’ultimo giorno del mercato estivo. L’attaccante del Chievo è affascinato dal suo futuro, ma sa che giocare nel Napoli non è facile: “E’ un’orchestra perfetta, nessuno può stonare. Io ho coraggio e voglia e sono pronto”.
A cura di Alessio Morra
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Il Napoli ha qualche problema in attacco. Nelle ultime quattro partite di campionato gli azzurri hanno segnato solo tre gol, in due occasioni sono rimasti a secco. Insigne, Callejon e Mertens giocano sempre, perché Sarri non si fida di Ounas e soprattutto perché Milik si è infortunato nuovamente al ginocchio. Un attaccante di proprietà il Napoli per rinforzare la rosa già lo ha. Perché Inglese è stato preso nell’ultimo giorno della sessione estiva di mercato. Ora il bomber del Chievo dice di aspettare una chiamata di Sarri, che potrebbe averlo già a gennaio.

La firma di Inglese con il Napoli

Nell’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, l’attaccante ha raccontato delle ultime ore di mercato e della firma che ha posto sul contratto con il Napoli. Giuntoli lo scoprì ai tempi del Carpi ha scommesso nuovamente su di lui:

Il mio Napoli è iniziato correndo in sede al Chievo alle 7 di sera perché il mercato chiudeva alle 11 e bisognava fare in fretta. Dal giorno dopo non ci ho pensato più, sono stato bravo. Solo lavoro, come a Carpi, e credo che Giuntoli abbiamo scommesso un po’ su quello. Ci penserò se ci andrò.

I dubbi di Inglese

Qualunque attaccante vorrebbe vestire la maglia del Napoli. Naturalmente anche il bomber del Chievo, che però sa che avrà grosse difficoltà. Entrare nei meccanismi di Sarri è complicato, l’orchestra dev’essere perfetta. Il coraggio e la voglia ci sono:

La gente la fa facile. Lì ti mettono la palla sui piedi vedrai, ma devi saperti allenare con loro. Quando mi sono allenato con Insigne in Nazionale, ho capito un po’ di cose. Lì c’è un’orchestra e se stoni tu, stona tutta la musica: stop e passaggio in 11 allo stesso modo e per questo ti rubano il tempo. Per vedere quel calcio lì accendi solo quando c’è il Napoli o il City. Ci saprò stare? Non lo so, devo trovarmici. Pronto a provarci, con coraggio e serenità.

La musichetta della Champions

Inglese da sempre sogna l’esordio in Champions League, che potrebbe avvenire già quest’anno se il Napoli passerà il girone e se lui si trasferirà in azzurro. Altrimenti sarà tutto rimandato di qualche mese.

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Il ventiseienne attaccante del Chievo a proposito della Champions ha raccontato un bell’aneddoto sull’inno che si sente prima delle partite:

Prima di studiarlo avevo ascoltato l’inno della Champions un milione di volte. É più forte di me, la sento e alzo il volume della televisione. Una sera l’ho fatto con Elena, la mia ragazza, e lei: ‘Cosa sai di questa musica? Niente, ovviamente ora so tutto. Inno composto da Britten, testo in inglese, francese e tedesco, contro canto nella lingua del paese che ospita la finale. Penso a sentirla. Al San Paolo? So che tremano i quartieri vicini. La prossima settimana tiferò Napoli, e anche City.

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