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Inghilterra, nuovo scandalo: accuse di evasione fiscale per Rooney e Southgate

Dopo lo scandalo corruzione che ha travolto Allardyce, non c’è tregua per la federazione inglese. Ma i calciatori ed il neo-c.t. avrebbero investito i loro guadagni in fondi d’investimento in perfetta buona fede.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non c'è pace tra calcio e fisco: dopo le vicende giudiziarie spagnole che vedono coinvolti Messi e Neymar, e con la grana tributaria per Ibrahimovic in Italia, anche in Inghilterra si profila un nuovo scandalo legato al fisco ed ai calciatori. Nello specifico, riporta il Daily Mirror, ci sarebbero anche Gareth Southgate, fresco di nomina a commissario tecnico della nazionale inglese, e Wayne Rooney tra i calciatori che avrebbero frodato il fisco negli anni passati.

Southgate, fiducia a tempo

Il condizionale è d'obbligo visto che si parla di fonti inglesi: da sempre i giornali d'Oltremanica prediligono lo scoop alla verifica effettiva dei fatti, e dunque prima di infangare i nomi di Southgate e Rooney è meglio andarci coi piedi di piombo. Anche perché la fonte citata dal quotidiano britannico resta anonima e si professa "vicina" allo stesso Southgate.
Quest'ultimo è appena stato promosso ad interim dalla nazionale Under-20 per sostituire il tecnico Allardyce, travolto dallo scandalo corruzione. Contratto "a tempo", quattro gare per convincere tutti: Southgate era stato scelto proprio in virtù della sua "faccia pulita". Secondi il Daily Mirror, lui ed altri calciatori avrebbero messo parte dei loro guadagni nella Ingenious, un fondo d'investimento cinematografico che però secondo il fisco inglese sarebbe una sorta di "sistema" creato ad hoc per evadere le tasse.

Anche Rooney coinvolto?

Oltre a Southgate ci sarebbe anche Rooney tra i calciatori coinvolti: lo rivela il Times, che riporta come il fisco avanzerebbe pretese per 3,5 milioni di sterline, anch'esse investite in una società cinematografica oggi indicata come "centrale" d'evasione. Dai vertici federali nessuna conferma né smentita: ma l'imbarazzo è tanto. I calciatori, in ogni caso, potrebbero aver investito "inconsapevolmente", e dunque in buona fede, i loro guadagni. Ma questo dovranno dimostrarlo al fisco.

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