Inghilterra, Cellino si dimette da presidente del Leeds

Dopo la sentenza ed il relativo ricorso respinto, la storia inglese di Massimo Cellino si chiude nella maniera più triste dopo un solo anno alla guida del Leeds. L'ex proprietario del Cagliari, già sospeso dalla federazione inglese per la condanna di evasione fiscale subita in Italia, ha incassato anche la decisione negativa della stessa giustizia sportiva britannica che ha confermato la sospensione fino al 10 aprile e giudicato l'imprenditore sardo non adatto a guidare una società di calcio inglese. Un colpo duro per Massimo Cellino che, tramite comunicato ufficiale, ha incassato con aplomb britannico: "Faccio questo passo con grande tristezza, ma devo rispettare la decisione della Lega di squalificarmi temporaneamente fino ad Aprile – ha comunicato il presidente – Ho fatto del mio meglio per questa squadra e rimango legato a tutti i tifosi. La squadra è migliorata a livello economico rispetto al passato. Il mio augurio è quello di tornare molto presto per andare avanti insieme".

Ipotesi cessione – Il Leeds di Massimo Cellino non se la passa un granché bene. Ventesima in Championship e sotto embargo della Uefa per la violazione delle regole del fair play finanziario, la società potrebbe anche cambiar padrone nelle prossime settimane. Tra i possibili acquirenti, rimane in pole position la Red Bull (già proprietaria delle squadre di Salisburgo e New York) che nell'ottobre scorso aveva avanzato una prima offerta al patron italiano. Alla guida del Leeds dal febbraio 2014, Cellino si è subito fatto conoscere cacciando quattro allenatori in soli sei mesi e gestendo il club inglese in maniera quantomeno discutibile. Come riportato dal "Secolo XIX", in Inghilterra ci sono andati giù duri con l'imprenditore italiano, arrivando a definirlo "un buffone e una disgrazia per la storia del glorioso Leeds". Secondo la BBC, a raccogliere la massima carica dirigenziale del club fino al 10 aprile, sarà l'attuale direttore Andrew Umbers. In difesa dell'ex presidente rossoblu, è sceso in campo il figlio Edoardo, attualmente nel quadro dirigenziale del club: "Mio padre ha esonerato troppi allenatori? Non è un record, un anno a Cagliari ne cambiò addirittura sette". Contenti loro.