Infortunio Toni, lesione al legamento del ginocchio sinistro: fuori 2 mesi e operato

Due mesi di stop, tanto dovrà restare lontano dai campi Luca Toni, infortunatosi domenica scorsa durante la partita contro l'Atalanta (4a giornata in Serie A). Un brutto colpo per i veneti e per il tecnico, Mandorlini, che perde l'attaccante in questa fase delicata della stagione. Tempi di recupero? Un paio di mesi circa, l'ex punta della Nazionale e del Bayern (se tutto andrà bene) sarà in campo a dicembre. Le ragioni di uno stop così lungo? A comunicarle è la stessa società veronese che, attraverso un comunicato, rivela l'esito dei riscontri medici effettuati sul calciatore. "L'Hellas Verona FC comunica che gli esami diagnostici a cui è stato sottoposto il calciatore Luca Toni hanno evidenziato una lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. I tempi di recupero sono stati stimati indicativamente in 8 settimane circa".
Non basta, Toni è stato costretto anche a finire sotto i ferri: "Alla luce del quadro clinico diagnostico – si legge in un'ulteriore nota della società -, si è deciso di intervenire chirurgicamente sul ginocchio del calciatore Luca Toni per favorirne la stabilizzazione. L'intervento è andato a buon fine. I tempi di recupero saranno legati all'evoluzione del quadro clinico".
Non è l'unica notizia negativa in casa Hellas, costretta a fare i conti anche l'indisponibilità di Rafa Marquez: il difensore messicano (e capitano della Tricolor) starà fuori per un mese per vecchi problemi muscolari mai del tutto superati: "Gli esami diagnostici a cui è stato sottoposto il calciatore Rafa Marquez – si legge in un'ulteriore nota della società scaligera – hanno evidenziato una lesione all'adduttore della gamba destra. I tempi di recupero sono stati stimati indicativamente in 4 settimane circa". Il bollettino medico dell'Hellas fa registrare altre notizie poco positive: oggi a Monaco di Baviera Ionita s'è sottoposto a un intervento chirurgico per un'ernia addominale; stessa cosa per Romulo che era andato in Brasile per una ulteriore visita specialistica a causa delle noie muscolari (pubalgia) che lo affliggono da tempo, avendogli sottratto l'occasione storica del Mondiale verde-oro e l'opportunità di sfondare con la Juventus prima di tornare a Verona. E siccome al peggio non c'è mai fine, l'Hellas ha dovuto fare i conti anche con la forte distorsione alla caviglia che ha bloccato Pazzini.