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Infantino ritrova la donna che gli salvò la vita

Il neopresidente della Fifa incontrerà presto Milica Mucalica, una donna serba che con una trasfusione di sangue salvò la vita al piccolo Gianni.
A cura di Marco Beltrami
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E’ un momento d’oro per Gianni Infantino. Il dirigente italosvizzero solo pochi giorni fa è stato eletto alla presidenza della Fifa, raccogliendo l’eredità di Sepp Blatter. Nelle ultime ore però l’ex segretario generale dell’Uefa ha ricevuto un’altra bella notizia di tutt’altro genere. Infantino potrà presto realizzare il sogno di incontrare Milica Mucalica, ovvero la donna serba che gli ha salvato la vita nel lontano 1970.

La storia risale ai tempi dell’infanzia di Infantino che soffriva da bambino di una malattia rara. Il piccolo Gianni necessitava disperatamente di una trasfusione di sangue del gruppo RH negativo che avevano in quel momento solo 18 persone al mondo. La donna serba, che possiede proprio quel gruppo sanguigno, dunque decise di donare una sacca del suo sangue nonostante soltanto pochi mesi prima fosse stata operata per la rimozione di un tumore all’utero.

Infantino e la sua famiglia hanno cercato di rintracciare Milica Mucalica per anni, senza fortuna. Un’impresa che invece è riuscita al quotidiano serbo Blic che ha trovato la donna, avvertendo poi proprio Infantino. Quest’ultimo contattato dallo stesso tabloid ha dichiarato: “Wow, questa sì che è una bella notizia Ho cercato di trovarla per 20 anni, e mi ha dato una mano anche un inglese. Ma né mia madre, né io siamo mai riusciti a trovarla. Abbiamo contattato persino la Croce Rossa Internazionale, nella speranza che ci desse i documenti che collegavano Milica con me, ma non è riuscita a trovarli".

Un entusiasta Infantino ha deciso di invitare la donna a Zurigo per conoscerla personalmente: “Questa è davvero una magnifica scoperta. La voglio invitare a venire presso la sede della FIFA, a Zurigo. Sarei veramente felice di incontrarla dopo tutti questi anni". Milica non ha nascosto l’emozione per quanto accaduto: “Ho parlato al telefono con Gianni, ed è stato molto bello. Lui mi ha chiesto come stavo e mi ha ringraziato per quello che ho fatto per lui quando era bambino. Mi ha invitato a venire a Zurigo, ma c'è tempo per questo. Ha bisogno di riposare un po' dopo tutta questa attenzione mediatica, poi andrò sicuramente a trovarlo".

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