Individuati gli autori dei cori razzisti rivolti ai giocatori del Milan
Sale a 6 il numero dei tifosi denunciati per i fatti di Pro Patria-Milan: gli ultimi 5 erano in compagnia del ragazzo identificato immediatamente al termine della partita e già deferito ieri per i cori razzisti indirizzati a Kevin Prince Boateng. I ragazzi hanno tutti un età compresa tra i 22 e i 30 anni: quattro di loro sono residenti nella provincia di Varese e uno in quella di Milano e tutti privi di pregiudizi di polizia. I poliziotti della Questura di Varese, hanno così individuato "tutti i soggetti" collocati nel settore da cui sono provenuti i cori nei confronti dei giocatori di colore del Milan, durante la partita contro il Pro Patria. La Polizia Scientifica con l'ausilio della Digos e del personale del Commissariato di Busto Arsizio, "ha proceduto alle riprese dei fatti accaduti", si legge in una nota. "Sono in corso tutti quegli accertamenti volti a definire le responsabilità personali per gli episodi accaduti, sia dal punto di vista penale che amministrativo, per adottare i conseguenti provvedimenti ed isolare i responsabili e scongiurare l'eventuale ripetersi dei fatti accaduti", si sottolinea.
Ipotesi di reato, odio razziale. Il pm di Busto Arsizio, Mirko Monti, aprirà un procedimento sui cori razzisti che hanno causato la sospensione dell'amichevole Pro Patria-Milan. L'ipotesi di reato sarà quella di violazione della legge Mancino che punisce l'istigazione all'odio razziale. Va ricordato che tutti i responsabili dei buu sono stati riconosciuti già ieri sera. Uno di essi è stato già denunciato: è un 20enne, residente a Busto Arsizio, che non farebbe parte di gruppi di tifoseria organizzata. Il giovane, che ha ammesso di aver partecipato ai cori, finora è stato l'unico interrogato dalla polizia dopo l'episodio.