Incidenti Roma-CSKA Mosca, l’Uefa apre un’inchiesta

Adesso è ufficiale. 6 giorni dopo la sfida di Champions League tra la Roma e il CSKA Mosca, la Uefa ha deciso di rompere gli indugi. Il massimo organo calcistico europeo ha deciso di aprire una procedura disciplinare sugli incidenti avvenuti durante l’incontro d’esordio dei giallorossi nella prestigiosa competizione europea del 17 settembre scorso. Le anticipazioni degli ultimi giorni sono state confermate con la Roma che dovrà rispondere per il lancio di proiettili e materiale pirotecnico da parte di alcuni tifosi di casa. Come se non bastasse bisognerà dare conto anche dell’organizzazione insufficiente visto che le forze dell’ordine entrarono nello stadio in ritardo per placare gli animi all’esterno della struttura. Spettò dunque agli stewards frapporsi inizialmente tra le due tifoserie e impedire che la situazione degenerasse ulteriormente. Il CSKA dovrà invece rispondere degli insulti razzisti dei supporters verso alcuni giocatori di colore della Roma, oltre al lancio di fumogeni verso la curva avversari. Le decisioni e i provvedimenti nei confronti delle due società saranno presi il prossimo 3 ottobre nella riunione della Commissione Disciplinare dell’Uefa. I due club temono multe pesanti e anche l'eventualità di disputare i prossimi match europei a porte chiuse
La solidarietà della Roma ai tifosi del CSKA Mosca
Il bilancio degli scontri tra tifosi prima di Roma-CSKA è stato pesantissimo con 2 tifosi russi accoltellati. Una situazione che ha riportato alla memoria quanto accaduto nello scorso maggio con gli scontri tra tifosi prima della finale di Coppa Italia che provocarono la morte di Ciro Esposito. Durante l’ultimo match casalingo della Roma contro il Cagliari, i tifosi giallorossi hanno manifestato solidarietà nei confronti dei loro “colleghi” russi arrestati pochi giorni fa, esponendo uno striscione “Libertà per i tifosi del Cska Mosca”