Inchiesta sulle escort: sms tra Sara Tommasi, Berlusconi e Balotelli

Intercettazioni telefoniche ed sms molto ‘particolari' tra la show girl Sara Tommasi, Paolo e Silvio Berlusconi e il calciatore Mario Balotelli. Si evince anche questo spulciando i nuovi atti depositati dalla Procura di Bari nell'ambito dell'udienza preliminare sulle escort portate nelle residenze dell'ex presidente del Consiglio da Gianpaolo Tarantini. Le conversazioni e i messaggi sono stati intercettati dalla Procura di Napoli nell'ambito di un'altra indagine per sfruttamento della prostituzione a carico di pregiudicati locali. L'informativa della magistratura partenopea è stata depositata dai pubblici ministeri Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia a sostegno della tesi che esisteva un sistema di sfruttamento della prostituzione di cui facevano parte anche le ragazze della "scuderia" di Tarantini. Sara Tommasi, infatti, coinvolta nel procedimento napoletano, risulta parte offesa a Bari. Sarebbe tra le ragazze che partecipavano alle feste nelle residenze estive di Silvio Berlusconi tra il 2008 e il 2009.
Sistema Tarantini. Nuovi documenti, quindi, per dimostrare quale fosse il cosiddetto ‘sistema Tarantini' e il ruolo che avrebbero avuto le donne ingaggiate da Gianpi e portate alle feste dell'ex Presidente del Consiglio sono stati depositati nel corso della prima udienza preliminare dell'inchiesta ‘escort' svoltasi oggi davanti al gup del Tribunale di Bari, Ambrogio Marrone. Come parti civili sono state ammesse solo Patrizia D'Addario e Terry De Nicolò mentre questa possibilità è stata negata per un vizio formale a Vanessa Di Meglio.
Le accuse contestate. Gli 8 imputati, tra cui Gianpaolo e Claudio Tarantini, sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione. Oltre ai fratelli Tarantini, la Procura ha chiesto il processo per la tedesca Sabina Began, la cosiddetta "Ape regina", per le showgirl Letizia Filippi e Francesca Lana, l'avvocato fasanese Salvatore Castellaneta e per gli amici e soci in affari di Tarantini, Pierluigi Faraone e Massimiliano Verdoscia. A quattro degli otto imputati è contestato il reato associativo: sono Gianpaolo Tarantini, Castellaneta, Faraone e Verdoscia.